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Stellantis Cassino: chiusura anticipata per la mancanza di un componente

La Direzione Aziendale dello stabilimento Stellantis di Cassino (Piedimonte San Germano) chiude anzitempo la settimana lavorativa.

Cassino Plant

Si è conclusa in anticipo la settimana lavorativa presso lo stabilimento Stellantis di Cassino (Piedimonte San Germano). La decisione assunta dai responsabili della struttura si è resa inevitabile a causa della mancanza di navigatore satellitari. Insomma, siamo in presenza dei soliti effetti provocati dalla crisi nella catena di approvvigionamento, che non risparmia nessuna azienda. Il settore dell’automotive è costretto ad affrontare la scarsità dei componenti e per rendersene conto basta dare un’occhiata al quotidiano dei vari centri dove vengono costruite le vetture o parte di esse.

Stellantis Cassino si chiude in anticipo la settimana di lavoro per gli operai: la Direzione Aziendale lo ha comunicato nella giornata di ieri. Nessun recupero, come di consueto, per il fine settimana

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Non essendoci i navigatori satellitari, un componente essenziale nello svolgimento del canonico servizio da parte degli addetti ai lavori, i piani alti dell’impianto hanno sancito lo stop con un giorno di anticipo rispetto al solito. Nessun recupero durante il fine settimana. Come spesso capita nel corso dei week-end, lungo le giornate di sabato 1° e domenica 2 ottobre la struttura rimarrà chiusa. Non di certo la notizia in grado di strappare un sorriso agli operatori del conglomerato italo francese, costituito lo scorso anno dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe.

La comunicazione è stata dalla direzione aziendale ai lavoratori che, fatta eccezione per quelli comandati, rimangono a casa per rientrare, se non ci saranno ulteriori criticità, lunedì 3 ottobre.

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Come abbiamo spiegato a più riprese, le difficoltà sofferte dalle catene di approvvigionamento stanno costando molto in termini di svolgimento del regolare servizio. Stellantis non è di certo un caso isolato. Anzi, ogni impresa operante nell’industria delle quattro ruote ne soffre e da tempo, in maniera più o meno acuta.

Cosa accadrà da qui ai prossimi mesi nessuno lo sa. Di certo, le organizzazioni sindacali hanno espresso le loro lamentele, a nome degli operai impiegati nella fabbrica di Piedimonte San Germano. L’augurio è di assistere al rientro della minaccia perché solo in tal modo le acque riusciranno a calmarsi. Sino ad allora le continue incertezze relative alla forza lavoro proseguiranno.

Fonte: Radio Cassino Stereo

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