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Taglio delle accise prorogato fino al 17 ottobre: le associazioni si lamentano

Le associazioni di tutela dei consumatori esprimono contrarietà per la proroga del taglio delle accise fino al 17 ottobre.

Stazione di servizio

Lo scorso 12 settembre il Governo ha ufficialmente resa nota la proroga del taglio delle accise fino al prossimo 17 ottobre. Del resto, era praticamente inevitabile, dati forti rincari applicati dalle compagnie sui carburanti.

Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, e Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, hanno messo nero su bianco al documento. Attraverso una nota si comunica come fino al 17 ottobre si prolunga il taglio delle accise di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, GPL e metano per autotrazione.

Taglio delle accise: associazioni deluse dal provvedimento

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Il provvedimento assunto dall’esecutivo non convince, tuttavia, le associazioni di tutela dei consumatori. Difatti, le organizzazioni non considerano sufficiente la manovra. Il massimo rappresentante dell’UNC, Massimiliano Dona, lamenta l’estensione di appena 12 giorni rispetto alla precedente scadenza, fissata per il 5 ottobre: nemmeno due settimane. Inoltre, non si sono visti accogliere la richiesta di estendere il provvedimento almeno fino al termine di ottobre, poiché prima di allora non vi sarà di sicuro un nuovo esecutivo, ha proseguito Dona. Le elezioni politiche si terranno verso la fine di questo mese, per la precisione il 25 settembre.

In seguito, Dona ha evidenziato quello che, a suo avviso, è il vero problema. Dopo la decisione del 5 settembre dei Paesi OPEC+ di tagliare la produzione di 100 mila barili al giorno nel mese di ottobre (definita “da irresponsabili”) la riduzione delle accise di 25 centesimi non è abbastanza.

Pieno carburante

Stando ad Assoutenti, è compito del Governo valutare soluzioni strutturali e proiettate al lungo periodo. Il numero uno del gruppo, Fabio Truzzi, è della stessa opinione di Dona: la cifra è così bassa da apparire irrilevante. Oltretutto – ha rincarato la dose – il taglio delle accise è una misura ormai superata, non più in grado di affrontare l’emergenza prezzi in Italia, specialmente alla luce dell’ennesima risalita di benzina e gasolio alla pompa.

La questione carburanti andrebbe affrontata in modo serio, mediante interventi strutturali sulla definizione delle tariffe e una lotta serrata alle speculazioni, al fine di raggiungere riduzione dei listini sul lungo periodo. L’augurio è, quindi, che il prossimo Governo sia più incisivo, anche perché alle condizioni attuali ci rimette l’intera economia, con i prezzi delle merci trasportate anch’esso destinato a salire.

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