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Stellantis, allarme a Melfi: “L’indotto verrà fatto fuori”

Non si respira un clima sereno attorno allo stabilimento Stellantis di Melfi. La sensazione generale è che l’indotto verrà tagliato fuori.

Stellantis Melfi

Venerdì scorso è stato proclamato lo sciopero dei lavoratori della Logistica e dell’Indotto per lo stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi. Presumibilmente le proteste andranno avanti a oltranza pure nella prossima settimana, poiché numerosi operatori reclamano a gran voce diritti e mostrano preoccupazione a causa del futuro incerto nel polo dell’Automotive. Tuttavia, venerdì, mentre i dipendenti dell’indotto incrociavano le braccia, all’interno della struttura, a poche centinaia di metri, l’attività proseguiva, sebbene non a pieno regime. Secondo quanto riporta il sito basilicata24.it, c’è chi parla di persone mai viste, forse internali, addette a portare dall’Indotto i pezzi occorrenti. Hanno prodotto meno auto, ma comunque garantito il servizio pure venerdì. A quanto pare – segnala lo stesso operaio -, il conglomerato italo francese avrebbe intenzione di fare tutto direttamente, sulla falsariga dei centri transalpini, come in Peugeot.

Melfi: le preoccupazioni degli operai

Stellantis

Queste voci non sorprendono poiché già da mesi si rincorrono. Le cose starebbe in un modo un po’ diverso dalla versione raccontate dalle organizzazioni sindacali. Il portale ipotizza ci possa essere un qualche timore nell’aprire bocca. Perché dentro Stellantis, i problemi sembrano assodati.

Sulla base di realtà vissute e ascoltate ormai da inizio primavera, un operaio del Montaggio non se la sente di escludere l’estinzione dell’indotto. Qui la compagnia cercherebbe di replicare quanto fatto presso le fabbriche non italiane del Gruppo e ciò che accadeva al Leone quando la fusione non era ancora andata in porto. La linea sarebbe destinata a diventare un’officina. Più sporca. Il personale sarebbe chiamato a svolgere prestazioni a loro non destinate.

stellantis melfi

Per inquadrare il presente gli operai di Melfi usano l’espressione “modello francese” e per il futuro la parola “elettrico”. Da loro – ha proseguito l’operaio – una linea è già stata tagliata nel 2021, mentre un’altra, quella di preparazione, dovrebbe essere adibita a svolgere le attività che attualmente garantisce l’Indotto. Ergo, la sensazione è che gli impianti “collegati” a Stellantis avevano già i giorni contati da parecchi mesi, addirittura da un anno. Se ci saranno esuberi prolungati – ha dichiarato la fonte interna – l’azienda presumibilmente reagirà facendo lavorare gli addetti nella pulizia dei bagni e nella manutenzione esterna, ovvero delle mansioni non incluse nel contratto.

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