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Termoli, sindacati coesi: tenere alta la soglia di guardia

I sindacati fanno fronte comune per quanto riguarda lo stabilimento di Termoli: intendono monitorare con attenzione gli sviluppi.

Stellantis sede

Condurre un tavolo permanente per mantenere la soglia di attenzione sempre alta per quanto concerne la realizzazione della gigafactory a Termoli e sulle prospettive occupazionali del personale dipendente. I sindacati decidono di fare fronte comune. Sulla carta l’annuncio dato dal colosso italo francese può rivelarsi una ghiotta opportunità. Ma insidie e criticità vanno affrontate insieme.

Termoli: i sindacati supervisionano attenti gli sviluppi

Stellantis logo

I rappresentanti territoriali di Fim-Cisl, Fismic, Ugl, Uilm e dei capi e quadri Fiat presto fisseranno un nuovo incontro, dopo il direttivo di gennaio, per portare avanti i negoziati su tutele e garanzie. Una sinergia avente l’unanime obiettivo di non lasciare sfuggire la situazione di mano.

La filosofia adottata dalle sigle era già da tempo nota. Difatti, già due mesi fa, a seguito della visita dell’amministratore delegato, Carlos Tavares, dello stabilimento di Termoli, i sindacati avevano esortato la convergenza sui propositi di rilancio da parte di ciascuna delle forze politiche e sociali chiedendo la messa in atto di azioni in difesa dei lavoratori e delle rispettive famiglie.

Proprio sulle sorti dei dipendenti desiderano tenere alta la guardia. Migliaia di famiglie non possono subire una rivoluzione. Al contrario, occorre metterle in una posizione favorevole, dove abbiano modo di “toccare con mano” i benefici della manovra societaria. Quella che si prospetta essere una vera e propria riconversione dell’impianto di Pantano Basso è bene dia gli esiti sperati.

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Nel frattempo, le parti attendono la sottoscrizione dell’intesa tra l’esecutivo e Stellantis in merito all’edificazione della fabbrica delle batterie a Termoli. Pochi giorni orsono, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, aveva assicurato provvedimenti entro questa settimana, rinnovando il sostegno pure economico del Governo a favore dell’operazione. Belle parole fin qui non convertite in fatti concreti.

Per il prossimo 28 marzo è fissato il ritorno del Chief Executive Officer, Carlos Tavares, nella nostra penisola, a cui ciascun movimento sindacale, mediante una nota congiunta, chiede un incontro.

 

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