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Stellantis: altro che 20 turni a Melfi, si parla di 1.500 esuberi

Per lo stabilimento Stellantis di Melfi non c’è pace, dopo le fermate delle scorse settimane, l’annuncio della riduzione dei turni

Stellantis

Ed alla fine possiamo dire che a Melfi la situazione non è per niente cambiata nel 2022. Il nuovo anno non ha portato niente di nuovo rispetto al 2021. È passata da poco l’ennesima settimana di chiusura dello stabilimento per via della carenza dei microchip di provenienza asiatica. E adesso un’altra cattiva notizia relativa alla turnazione, che già da settimane si pensava dovesse passare a 20 turni. Ciò che sta accadendo adesso, anche per via di questioni  imponderabili come la guerra in Ucraina, non è certo una  cosa positiva per i lavoratori di Stellantis.

Stellantis Melfi tra presente e futuro

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Come dicevamo, per la ormai cronica carenza dei microchip asiatici, la scorsa settimana lo stabilimento di Località San Nicola di Melfi è rimasto chiuso. I lavoratori in cassa integrazione. Tutto chiuso, anche l’indotto. La carenza dei semiconduttori che ormai dura da anni, ha prodotto questo nuovo passo indietro.

Eppure il mese di marzo sembrava dovesse essere quello della ripresa e della positività. Il primo marzo la presentazione del piano industriale di Stellantis da parte del CEO Carlos Tavares, sembrava dovesse aprire ad una nuova fase del tutto nuova. Dovevano uscire i piani futuri per tutti gli stabilimenti italiani. Anche naturalmente per lo stabilimento lucano di Stellantis, dove comunemente Stellantis produce circa la metà di tutte le auto prodotte in Italia ogni anno.

Invece tutto è rimasto alla promessa, ormai datata, di andare a produrre in Basilicata, 4 nuove auto elettriche dal 2024. Ancora oggi non si sa che auto saranno, quali i modelli, di quali brand del Gruppo e così via. Si brancola nel buio o quasi. Al momento a Melfi le tre auto storicamente prodotte sono sempre le stesse. La Fiat 500 X e le due Jeep, la Renegade e la Compass. E tutte sulla stessa medesima linea di produzione, l’unica rimasta aperta, con tanto di mix produttivo. Infatti la linea che fino a pochi mesi fa era dedicata esclusivamente al Suv Jeep Compass, è stata cessata e adesso e in disuso.

Di nuovo esuberi, stavolta quotidiani per Stellanti a Melfi

La novità del momento è l’ennesimo passo indentro per Melfi. Stavolta sui turni. Come riporta l’Ansa, a Melfi si è deciso di ridurre i turni di lavoro e non di aumentarli come qualche settimana fa si diceva. Si doveva passare da 17 a 20 turni, comprese le domeniche. Invece tutto torna indietro. Dai 17 di oggi si passa a 15 turni, con relativi esuberi.

La guerra tra Russia ed Ucraina incide e non poco sulla annosa questione di difficoltà di approvvigionamento  dei semiconduttori. I piccoli microchip di cui le moderne auto hanno così tanto bisogno (e non solo le auto), sono un problema serio. In pratica, il conflitto tra Russia ed Ucraina,  si va ad aggiungere alla crisi già in corso per l’approvvigionamento dei semiconduttori. E con queste novità, fa in soffitta il progetto di far salire a 20 i turni di lavoro per lo stabilimento lucano di Stellantis.

Confermate le preoccupazioni di nuova cassa integrazione a Melfi

Addio ai 20 turni quindi con tanto di ufficialità dal momento che questo è fuoriuscito a seguito di incontro  tra la direzione aziendale dello stabilimento di Melfi e i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic, Ugl e Aqcf. In definitiva, dal 4 aprile prossimo si passa a 15 turni. Una decisione che porta ad un esubero non indifferente di lavoratori visto che il taglio di due turni significa 1.500 lavoratori in meno al giorno.

Cassa integrazione ancora attiva a Melfi. Lo avevamo già anticipato qualche giorno fa quando alla riapertura di lunedì, i sindacati avevano già anticipato la richiesta dell’azienda di una nuova ipotetica cassa integrazione guadagni straordinaria fino ad aprile.

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