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Stellantis: vendite in leggero calo in Europa, ma seconda fra i gruppi

Il primo anno di Stellantis riflette però una condizione non omogenea fra i marchi, ma il Gruppo rimane sul secondo gradino del podio

Stellantis
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Ad un anno dalla fusione tra FCA e PSA siamo ormai ad una svolta. Stellantis introduce una piccola regressione in termini di vendite europee dell’intero Gruppo, pari ad un calo dell’1,6%, ma c’è di che sorridere. D’altronde parliamo comunque di un 2021 ancora condizionato da Pandemia e imperante crisi dei chip, condizioni che comunque non producono valori così difficoltosi in casa Stellantis.

In generale, in tutta Europa, il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA si inserisce bene all’interno dei quasi 12 milioni di veicoli immatricolati da tutti i costruttori nel complesso in un 2021 migliore del 2020 per un valore superiore dell’1,5%, ma ancora indietro del 25,5% rispetto al 2019 che rimane ancora l’anno pre Pandemia di assoluto riferimento.

In questo complesso di dati, Stellantis è il secondo Gruppo in Europa per quanto riguarda le vendite complessive in accordo con una quota superiore al 20% secondo un dato praticamente identico rispetto a quanto registrato nel 2020. Le vendite, con poco meno di 2.400.000 vetture consegnate scendono di un comunque contenuto -1,6%.

Stellantis è il secondo Gruppo in Europa nel 2021

Il dato certifica inoltre che se Stellantis mantiene comunque valori stabili rispetto all’anno precedente, così non è per il Gruppo Volkswagen che invece scende in termini di mercato del 3,7% rimanendo comunque al vertice della classifica. Ciò in accordo con una penetrazione del mercato pari al 25%, in calo rispetto al 25,6% del 2020.

Il primo anno di Stellantis riflette però una condizione non omogenea fra i marchi che compongono la galassia del Gruppo, perlomeno a livello europeo. Eccelle infatti Peugeot che in termini di volumi registra consegne superiori alle 720mila unità in tutta Europa così come Jeep che garantisce una crescita piuttosto valida, pari al 4,1% in più. Nonostante il listino di Lancia esclusivamente dedicato all’Italia, contiene un solo modello, il costruttore registra una crescita pari ad un +1,5%. Molto male Alfa Romeo, come abbiamo visto già qui nel dettaglio, che vede un decremento del 27,8% rispetto all’anno precedente grazie a sole 26.322 vetture immatricolate nel Vecchio Continente.

In termini di azioni, così come citato su Il Giornale dall’analista Roberto Russo, Stellantis tira un ulteriormente valido sospiro di sollievo:

“il profilo borsistico del Gruppo ha fortemente premiato i suoi azionisti grazie a una performance complessiva superiore al 41% tra incremento del prezzo (2,78 euro da 13,90 a 16,68), distribuzione di dividendi ordinari e straordinari in cash (2,26 euro) e in azioni Faurecia (circa 0,71 euro)”.

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