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Cartelle: maxi sanatoria, più tempo anche per bollo auto e multe

Con il decreto fiscale proroghe confermate per cartelle, ma si discute su nuovi provvedimenti legati allo stato di emergenza

Condono cartelle esattoriali

Stato di emergenza prolungato fino a marzo 2022 e anche per tasse, cartelle e balzelli occorre prolungare termini e sanatorie.

È sulla base di queste evidenze che si ragiona adesso nel governo. Una maxi sanatoria nel 2022, con slittamento di scadenze e nuove possibilità offerte ai contribuenti anche per bollo auto o multe non pagate in passato.

Ma vediamo cosa sta accadendo e quali sarebbero le novità che pare siano in procinto di uscire adesso tra legge di Bilancio e decreto fiscale.

Rate, anche sul Bollo auto, la scadenza del 14 dicembre è passata, e adesso?

cartelle esattoriali

Rottamazione delle cartelle e saldo e stralcio sono i provvedimenti che da diverso tempo hanno consentito agli italiani di mettersi in regola con Agenzia delle Entrate Riscossione e con Equitalia.

Provvedimenti di vere e proprie sanatorie, che però sono stati condizionati dall’emergenza Coronavirus.

La crisi economica scaturita per l’emergenza pandemica ha costretto il governo a intervenire. Scadenze slittate, nuovi piani di rientro e nuove date da ricordare. I contribuenti interessati hanno dovuto fare i conti con tutto ciò.

L’ultima notizia è relativa al fatto che il 14 dicembre scorso sono scaduti ufficialmente i termini di scadenza delle rate 2020 e 2021 per rottamazione e per saldo e stralcio.

Quasi certamente però, tale scadenza non comporterà la decadenza dei benefici per chi non ha adempiuto. Infatti dovrebbe essere introdotto un nuovo provvedimento. Parliamo del nuovo provvedimento di stop alla riscossione.

Un provvedimento che avrà prima di tutto effetto retroattivo. E poi, interesserà pietre le rate di rottamazione ter e di saldo e stralcio. Il tutto a prescindere dall’oggetto dei ruoli, quindi pure bollo auto e multe del Codice della Strada.

Cartelle, cambia la scadenza per quelle già notificate o da notificare

Da più parti arrivano suggerimenti verso il governo affinché si intervenga ad alleggerire il carico dei contribuenti.

Se si è deciso di prorogare lo stato di emergenza e naturale che debbano essere prorogati anche i provvedimenti emergenziali del governo.

Lo sostengono sia partiti di opposizione come Fratelli d’Italia che forze di maggioranza, la Lega in testa. Quando si parlava di scadenza il 14 dicembre si faceva riferimento al termine ultimo per saldare le rate 2020 e 2021 delle sanatorie. Termine omni comprensivo anche dei 5 giorni di tolleranza.

Detto questo, probabile un allineamento delle scadenze allo stato di emergenza nazionale del 31 marzo 2022. Proroga quindi, con salvaguardia dei benefici.

Ma la retroattività non è tutto. Infatti sulla falsariga dei provvedimenti del passato, si va verso una nuova misura di stop alla riscossione anche per le cartelle di futura notificazione.

In altri termini, fintanto che perdura l’emergenza sanitaria, o contribuenti vanno lasciati in pace dal punto di vista delle cartelle. Un potenziamento di quanti stabilito già nel canonico collegato alla legge di Bilancio, cioè il decreto fiscale.

Nell’atto che segna le novità in materia fiscale per il 2022, c’è il provvedimento che permette di pagare le cartelle notificate da settembre 2021, con 180 giorni di proroga.

Di proroga in proroga cosa sta accadendo adesso

Per saldo e stralcio e per rottamazione, si è passati prima al 30 novembre, poi al 9 dicembre ed infine, con i 5 giorni di tolleranza, al 14 dicembre.

Scadenza superata ma novità in arrivo e probabile nuova estensione. E poi, per le cartelle notificate ai contribuenti da settembre a dicembre 2021, i canonici 60 giorni diventano 180.

E novità della novità, gli avvisi bonari pervenuti ai contribuenti tra il giorno 8 marzo 2020 e 31 maggio 2020, possono essere saldati entro il prossimo 16 di gennaio.

Tutte le altre voci relative a nuove sanatorie, a nuove rottamazioni per i debiti esclusi dalle precedenti, non trovano conferme. Le voci sul fatto che il bollo auto non si paga o che sono state cancellate le pendenze vecchie sono del tutto infondate.