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Nuovi quiz teoria patente: partono il 20 dicembre 2021

Subito i nuovi quiz teoria patente: partono il 20 dicembre 2021. E non nel 2022. Per smaltire gli arretrati, anche se si resterà indietro

quiz teoria patente 1

Accelerata improvvisa del Governo Draghi in materia di nuovi quiz teoria patente. Partono il 20 dicembre 2021, e non nel 2022. Lo dice una nota del ministero delle Infrastrutture: protocollo 38460 del 14/12/2021. Perché? Per smaltire gli arretrati, anche se resterà pur sempre l’ormai annoso e atavico guaio della carenza di esaminatori per fare gli esami pratici: la guida in auto, dopo la quale si arriva all’agognata patente B delle auto.

Nuovi quiz teoria patente: 3 cose che cambiano

Uno. L’esame teorico per il conseguimento della patente consisterà in 30 affermazioni (e non più 40), per ciascuna delle quali il candidato dovrà, come di consueto, barrare la lettera “V” o “F”, a seconda che consideri la predetta affermazione rispettivamente vera o falsa.

Due. La prova avrà durata di 20 minuti (e non più 30).

Tre. Si intenderà superata se il numero di risposte errate non sarà superiore a 3 (e non più 4).

quiz teoria patente 2

Attenti a ricordarsi bene le regole: dietro l’angolo c’è la bocciatura qualora si resti indietro, alle vecchie normative.

Comunque, non è un giro di vite, non è tutto più difficile, non è una novità per bocciare di più. Infatti, il tempo è inferiore, ma pure il numero di affermazioni.

Invece, nulla è innovato quanto al database, che resta quello attualmente in uso. Confermato ovviamente il metodo casuale di estrazione delle proposizioni per la composizione della scheda da sottoporre al candidato.

Questione a parte per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo. Per i candidati con certificazione DSA? Restano confermati gli strumenti compensativi: 40 minuti e file audio.

Riconoscimento facciale all’ingresso prima dell’esame patente

C’è una fretta bestiale, insomma. E la burocrazia italiana fa quello che può in un contesto storicamente assai intricato. Proprio per snellire l’iter e i tempi per sostenere l’esame teorico delle patenti A (moto) e B (auto), si sta attivando un sistema che prevede il riconoscimento facciale per identificare i candidati attraverso parametri biometrici. Un salto nel futuro in un settore dove c’è tantissimo da svecchiare e modernizzare.

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