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Dal 2015 si parla di targa verde per auto elettriche: arriverà?

Targa verde per auto elettriche: adesso se ne riparla, come ormai dal 2015. Magari questa è la volta buona

targa verde

Una targa verde per auto elettriche, anziché la solita targa bianca con caratteri neri: un segno distintivo, per far capire che si guida rispettando l’ambiente. Un mezzo subito riconoscibile anche agli occhi delle Forze dell’ordine e delle telecamere nelle Zone a traffico limitato, dove spesso gli occhi elettronici danno 100 euro di multa alle vetture a benzina e diesel non autorizzare all’accesso. Come dal 2015, se ne riparla.

Stavolta, il tema dell’immediata riconoscibilità delle auto a zero emissioni è in un’interrogazione parlamentare, rivolta al ministero delle Infrastrutture. A firma del deputato Giuseppe Chiazzese, del Movimento 5 Stelle.

Il grillino domanda quali iniziative di competenza, anche di natura normativa, il ministro interrogato intenda porre in essere per razionalizzare e armonizzare, a livello nazionale, la disciplina sulle targhe verdi per le elettriche.

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Con la targa verde, niente super multa di 100 euro

Dopodiché, il pentastellato rammenta che esiste un grave problema. Per le auto elettriche, in Italia, non c’è un’unica norma nazionale. Quindi, Comune che vai, norma che trovi sulle Zone a traffico limitato: molti fanno entrare le elettriche, alcuni anche le ibride plug-in, altri nessuna macchina di nessun genere. Per impedire il caos, e per consentire il vero boom dell’elettrico, serve omogeneità lungo lo Stivale.

Queste “misure rischiano di diventare un discrimine per chi, ignaro, arriva da un altro Comune o addirittura anche dall’estero incorrendo spesse volte in indebite multe”, dice Chiazzese. Magari con una multa sola di 100 euro. O con multe seriali: 100 euro a verbale, per un totale da brivido di 1.000 euro quando si entra nella Ztl 10 volte pensando di essere nel giusto.

Dal 2015 se ne parla. Molte amministrazioni prevedono che per fruire dell’agevolazione l’automobilista si doti di un permesso. Chi, ignaro, arriva da un’altra città, rischia la multa con l’elettrica. La targa verde ne consentirebbe l’immediata identificazione. La questione era entrata a più riprese in diversi disegni legge.

Va dato tempo alla burocrazia e alla politica. Che, da una parte, a parole, spinge l’acceleratore sull’elettrico. Dall’altra, è lentissima: si vedano incentivi, colonnine di ricarica, normative.

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