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Revisione auto rincara: polemiche sul bonus

Il 1° novembre, la revisione auto rincara. In teoria, ci sarebbe un bonus rimborso. Ma solo per pochissimi

revisione auto

Ci siamo: come anticipato, il 1° novembre, la revisione auto rincara. Non il tagliando fatto dal proprietario della macchina; ma la verifica obbligatoria ministeriale da eseguire per forza dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, e poi ogni 2 anni. Costerà 79,02 euro rispetto ai 66,88 attuali.

Revisione auto: voci di spesa

Vediamo voce per voce. I 79,02 euro sono così divisi: 54,95 euro di tariffa revisioni, 12,09 euro di IVA, 10,2 euro di diritti motorizzazione e 1,78 euro per corrispettivo del servizio di versamento postale.

Quanti pagheranno di più nel 2021? In 15 milioni. Inoltre, il Governo Draghi ha approvato il decreto che disciplina il rimborso di 9,95 euro. Attenti alle bufale online. Non è vero che sia un indennizzo per tutti. Invece, in realtà, è solo per pochissimi. Chi? I primi 402.000 automobilisti sui circa 15 milioni potenzialmente interessati che, a partire dall’1 novembre, sottoporranno il veicolo a revisione.

Bonus revisione auto: dubbi

E qui si apre un aspetto molto complesso e delicato. Come ci si prenota per il bonus? Ci sarà un intasamento online come verificatosi per questioni burocratiche e amministrative analoghe? Comunque, il bonus vale solo una volta. Sarà bollente la piattaforma attiva entro il 21 dicembre. Il bonus sarà prenotabile solo quando sarà stata attivata la specifica piattaforma informatica “Buono veicoli sicuri”. Questa è accessibile direttamente oppure attraverso il sito del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Un mondo di burocrazia e di cavilli complicatissimo per l’automobilista, già alle prese con i rincari di ogni genere. Ma non s’era detto che l’apparato amministrativo sarebbe stato snellito?

Bisogna ricordarsi della non felice esperienza del Bonus seggiolini, varato un anno e mezzo fa dallo stesso ministero delle Infrastrutture. Uno: registrarsi con lo Spid oppure con la carta d’identità elettronica (Cie) o con la carta nazionale dei servizi (Cns). Due: compilare una specifica istanza informatica di rimborso. Tre: indicare il numero di targa del veicolo (intestato al richiedente) che è stato sottoposto a revisione, il codice Iban del conto corrente bancario su cui dovranno essere accreditati i 9,95 euro. Più un indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni connesse all’erogazione del rimborso. Dopodiché, la gara al rimborso: chi arriva primo vince.

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