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Stellantis: netto taglio di posti di lavoro in Italia entro il 2023

Stellantis potrebbe ridurre di 12 mila unità il numero di dipendenti italiani

stellantis tavares

Continua il programma di uscite anticipate per i lavoratori italiani di Stellantis. Il gruppo ha definito un nuovo contratto di espansione con i sindacati al Ministero del Lavoro. Il nuovo programma continua a seguire la logica del 3 x 1 garantendo una nuova assunzione a tempo indeterminato per ogni 3 uscite anticipate (ed agevolate) per lavoratori vicini all’età pensionabile. Il nuovo accordo prevede uscite per 390 dipendenti e nuove assunzioni per 130 unità. Il programma riguarda personale non produttivo (amministrativi, divisione finanziaria etc.) concentrata prevalentemente presso gli Enti Centrali di Torino.

Con questo nuovo accordo, Stellantis fa segnare un nuovo passo in avanti del suo programma di tagli alla forza lavoro in Italia. Già durante l’estate, ricordiamo, l’azienda ha definito accordi con i sindacati per garantire l’uscita agevolata per centinaia di lavoratori (in particolare nel polo torinese e a Termoli dove verrà realizzata la Gigafactory).

Ricordiamo che per avviare il programma di riduzione della forza lavoro, Stellantis ha rinunciato al prestito garantito dallo Stato (richiesto da FCA nel 2020) per attivare una nuova linea di credito, più onerosa, con diversi istituti internazionali. Il gruppo è al lavoro per un programma molto articolato che, per ora, non è ancora stato ufficializzato.

Maxi taglio in arrivo per la forza lavoro di Stellantis entro il 2023

Il programma, secondo le indiscrezioni, prevede tagli significativi alla forza lavoro del gruppo. Stellantis, infatti, potrebbe portare il totale di dipendenti della divisione italiana dagli attuali 66 mila ad appena 54 mila con una riduzione netta di 12 mila unità. Tale riduzione avverrà in modo graduale e dovrebbe concludersi al termine di un programma triennale iniziato la scorsa estate. Nei prossimi mesi, infatti, l’azienda continuerà a definire accordi per uscite volontarie, probabilmente continuando a seguire lo schema 3 x 1 per garantire anche un rinnovamento della forza lavoro, alleggerendo ulteriormente la spesa per la forza lavoro.

Per il momento, Stellantis non ha chiarito ufficialmente l’entità del programma di tagli previsto per l’Italia. Lo scorso agosto, il CEO Tavares ha sottolineato che: “In Italia non si può tenere lo status quo. Se lo facciamo ci mettiamo nei guai”. Il programma di riduzione del personale è però già iniziato e continuerà nel corso dei prossimi mesi. L’autunno dovrebbe far registrare ulteriori sviluppi sulla questione.

La riduzione del personale riguarderà anche gli impianti produttivi, con alcuni siti che potrebbero essere sensibilmente ridimensionati rispetto

Tagli anche alla produzione italiana?

Il piano industriale di Stellantis, che dovrebbe essere svelato entro la fine dell’anno, potrebbe chiarire quali saranno i reali impegni del gruppo per quanto riguarda la produzione in Italia. In questi ultimi mesi, anche per via della crisi dei chip, le attività italiane del gruppo hanno fatto registrare un netto rallentamento e a farne le spese sono stati i lavoratori e le aziende dell’indotto.

La situazione della Sevel, fino a pochi mesi fa vero e proprio faro della produzione automotive in Italia, non fa ben sperare. Le ultime manovre di Stellantis sembrano confermare una progressiva riduzione della produzione con un programma di delocalizzazione teso a favorire il nuovo stabilimento polacco dedicato alla produzione di veicoli commerciali che potrebbe sottrarre una quota della produzione annuale al sito italiano.

Un programma di riduzione delle attività potrebbe arrivare anche per altri stabilimenti, come Melfi o Grugliasco. Alcuni siti, come le fabbriche di motori diesel, sono ancora in attesa di capire quale sarà il piano produttivo per il futuro. Gli interrogativi sulle strategie di Stellantis per l’Italia restano. Le uniche certezze, per il momento, sono rappresentate dalla volontà di ridurre la forza lavoro e alleggerire i costi della divisione italiana. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla questione.

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