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Codice della Strada, la precedenza, la precedenza di fatto e sinistri

La precedenza quando si circola in auto è determinata dall’applicazione delle norme del Codice della Strada, ma non sempre, perché ci sono casi e casi.

Sinistri auto

Strade con diritto di precedenza, dare precedenza a destra, fermarsi allo Stop, al semaforo o al segnale che impone lo stesso obbligo. Sono queste le regole basilari da seguire in materia di circolazione stradale.

E sono le regole che si insegnano alla Scuola Guida fin dal primo giorno di lezione. Avere la precedenza perché si sta circolando su una strada che ha questo diritto però, non vuol dire poter andare liberamente avanti a prescindere da cosa sta facendo un altro automobilista che transita in una strada senza tale diritto. O

Oggi affrontiamo il discorso relativo alla precedenza di fatto, un argomento che molti non conoscono e sottovalutano e che può portare a spiacevoli conseguenze in caso di sinistro. Infatti non sempre ha ragione chi avrebbe avuto diritto alla precedenza in caso di sinistro stradale.

I segnali di precedenza cosa indicano?

Il nostro Codice della Strada prevede una serie di segnaletica che determina le regole da seguire in materia di circolazione stradale.

Diversi sono i cartelli che riguardano la precedenza, ovvero il diritto che un automobilista ha nel proseguire la marcia rispetto ad un altro. Il semaforo per esempio, con la luce verde, arancio e rossa a segnalare quando tale diritto spetta ad una vettura piuttosto che all’altra.

Ma poi abbiamo i segnali di prescrizione, dove si collocano tutti quelli relativi al diritto di precedenza in materia di circolazione stradale. In tutto abbiamo ben 14 segnali di questo genere che sono collocati in genere “nel preciso punto in cui inizia o termina l’obbligo o il divieto”.

I segnali di precedenza, ecco i più diffusi lungo le strade

Partiamo dal segnale di Stop che indica l’obbligo di fermarsi in corrispondenza della linea bianca tracciata sul manto stradale e di dare precedenza agli altri veicoli.

In questo caso non c’è da dare la precedenza a destra come avviene in tratti stradali privi di segnaletica e come recita la regola generale della circolazione in auto in Italia. Allo Stop occorre fermarsi e dare la precedenza ai veicoli provenienti sia da destra come da sinistra.

Dello stesso genere il segnale Dare Precedenza, anche se in sua presenza l’obbligo di fermarsi non c’è nel caso in cui non si siano altri veicoli che sopraggiungono da destra o sinistra.

Il segnale di Stop viene messo in tratti stradali dove la visibilità degli altri veicoli provenienti da direzioni diverse non è chiara e quindi si impone l’obbligo di fermarsi a prescindere.

Con il Dare precedenza evidentemente, avendo piena visibilità della intersezione o dell’incrocio, si può passare anche senza fermarsi, anche se regola vuole obbligatorio il rallentare.

Precedenza in particolari tratti stradali

CI sono poi segnali che vengono messi in particolari strade, come per esempio quelle troppo strette per consentire il passaggio di due veicoli che marciano in senso opposto. In questo caso parliamo del segnale “Dare precedenza nei sensi unici alternati”.

Un segnale che spesso viene collocato in maniera temporanea nel caso di manutenzione di una strada che elimina dalla circolazione una carreggiata. In presenza di questo segnale, occorre dare precedenza al veicolo che marcia in senso opposto, perché dall’altro lato della strada c’è il segnale opposto, che è quello di diritto di precedenza.

Come dicevamo, in assenza di segnaletica e quindi in presenza di un incrocio o intersezione non regolamentata, vige la regola generale che impone di rallentare e di dare la precedenza a destra.

CI sono inoltre tratti stradali che hanno il cartello del diritto di precedenza. In pratica circolare su quelle strade da diritto alla precedenza rispetto ai veicoli che transitano in ogni accesso trasversale a quel tratto di strada.

Ma cosa accade se un veicolo senza precedenza ha occupato l’incrocio?

Come detto il diritto di precedenza è fondamentale per la circolazione stradale, ma chi lo ha è tenuto lo stesso ad adottare quelle misure di sicurezza che dovrebbero essere alla base della circolazione di tutti i veicoli.

Parliamo di prudenza, attenzione e concentrazione. Come detto, anche con il diritto di precedenza non si può accelerare all’impazzata, procedere come un treno e non badare a ciò che accade intorno, soprattutto in prossimità di incroci, rotonde, intersezioni, accessi poderali e così via.

Infatti non sempre ha ragione, i caso di sinistro, l’automobilista che, in base alle regole della circolazione, ha il diritto di precedenza all’atto dell’incidente. A volte c’è la regola della precedenza di fatto. Questa si applica nel momento che ad un incrocio, un veicolo che aveva l’obbligo di dare la precedenza, non si ferma allo Stop, invadendo l’incrocio. In pratica, anche se non è propriamente così, la precedenza di fatto può dare ragione a chi arriva prima ad un incrocio.

Precedenza di fatto, come funziona?

La “precedenza di fatto” non è una norma, una regola fissa o un istituto che di fatto scavalca il Codice della Strada. Le regole sancite dal Codice della Strada che prima abbiamo citato, sono quelle da seguire sempre.

La normativa infatti non prevede la precedenza di fatto. Questa definizione nasce piuttosto da alcune pronunce dei tribunali che in alcuni determinati casi hanno dato ragione a chi non ha dato la precedenza rispetto a chi invece ne aveva diritto. Ed in alcuni casi un automobilista che credeva di avere ragione in un sinistro, si è trovato ad avere la colpa o il concorso di colpa con la controparte.

Molti siti la chiamano “precedenza cronologica”. E come il termine stesso evidenzia, parliamo di un diritto acquisito quasi per ordine di arrivo, cosa che ripetiamo, nessuna norma prevede.

Sono i giudici in determinati casi ad applicarla. Molto dipende dal singolo sinistro e dal suo sviluppo, ma molto dipende pure dal tribunale.

Sinistri, precedenza e prudenza

In materia di regole sulla circolazione stradale la prudenza è basilare. Dovrebbe essere adottata da tutti gli automobilisti, in tutte le condizioni stradali e su ogni strada. In pratica, prudenza sempre e comunque.

E la prudenza quando si parla di Stop, semafori e così via è importantissima.

Come dicevamo, la precedenza di fatto o cronologica, ha un legame stretto con la prudenza.

La Suprema Corte di Cassazione spesso ha dato torto ad automobilisti coinvolti in un sinistro ad un incrocio, nonostante secondo i dettami del Codice della Strada, essi erano i titolari del diritto a proseguire la marcia rispetto al veicolo di controparte.

Gli ermellini in altri termini, hanno dati ragione, in tutto o in parte a chi aveva già occupato l’incrocio. In pratica, la Cassazione ha applicato una sorta di priorità a chi era arrivato prima ad occupare l’incrocio.

Quando può aver ragione chi non si ferma allo Stop

Ciò che probabilmente ha spinto più volte la Cassazione a dare ragione anche a chi non si è fermato allo Stop piuttosto che al semaforo, dipende da ciò che emerso come dinamica del sinistro.

Se un automobilista, nonostante non abbia rispettato l’obbligo di dare precedenza, riesce a dimostrare di aver occupato l’incrocio talmente prima da garantire in sicurezza il completamento della manovra, potrebbe ottenere dai tribunali il loro parere favorevole.

In via del tutto eccezionale quindi, può essere, in alcuni singoli casi, stravolto quello che prevede il Codice della Strada.

È l’articolo n° 145 comma 2 del Codice della Strada a stabilire che: “Quando due veicoli stanno per impegnare un’intersezione, ovvero laddove le loro traiettorie stiano comunque per intersecarsi, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra, salvo diversa segnalazione”.

Ma poi occorre verificare l’eventuale velocità con cui è sopraggiunto l’automobilista che aveva il diritto di procedere. Oppure le sue condizioni di attenzione e anche il punto di impatto.

Basti immaginare il caso di una auto che riceve un colpo da quella a cui il COdice della Strada da il diritto di procedere. Se l’urto riguarda sostanzialmente, la parte laterale ma posteriore del veicolo, potrebbe essere più facile averla vinta nonostante sia stato questo il veicolo a trasgredire il Codice della Strada.

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