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Alfa Romeo 33/3: un video da custodire nel cuore

Quando si ricordano gioielli da gara come l’Alfa Romeo 33/3, le emozioni schizzano in alto.

Alfa Romeo 33/3
Il 3/4 posteriore dell'Alfa Romeo 33/3

Il video odierno è una vera delizia per gli appassionati più romantici, perché consegna alcune riprese della Targa Florio 1971, vinta da Nino Vaccarella e Toine Hezemans su un’Alfa Romeo 33/3. Ricordiamo che la casa automobilistica milanese è salita dieci volte sul gradino più alto del podio della sfida siciliana, ideata da don Vincenzo Florio. Solo Porsche ha fatto meglio, con undici vittorie, mentre la Ferrari, terza in classifica, si è dovuta “accontentare” di sette sigilli.

L’Alfa Romeo 33/3 appartiene a una stirpe di prototipi che ha lasciato una traccia luminosa nella storia del marchio, onorando al meglio la tradizione sportiva del “biscione” e la sua capacità di coinvolgere emotivamente gli appassionati. Questa superba creatura fece il suo debutto in gara alla 12 Ore di Sebring del 1969. Purtroppo l’esito della sfida americana non fu gratificante in termini di classifica.

Anno d’esordio infausto per l’Alfa Romeo 33/3

Alfa Romeo 33/3
Vista posteriore dell’Alfa Romeo 33/3

Andò più bene in altre corse, con due vittorie in sfide minori, ma quella stagione agonistica fu davvero infelice nell’ottica del campionato. Il settimo posto finale in classifica messo a segno dall’Alfa Romeo, con soli 3 punti all’attivo, racconta con grande crudezza il quadro. Poteva finire decisamente meglio. Sue rivali dell’epoca erano la Ferrari 312 P e la Porsche 908: due bolidi che non hanno bisogno di presentazioni.

Poche le note incoraggianti; molte quelle tristi per il marchio automobilistico milanese. Nel corso di una sessione di prove in vista della 24 Ore di Le Mans, perse la vita prematuramente il pilota Lucien Bianchi. La sua vettura uscì di strada, colpì un palo del telegrafo e andò a fuoco. Quel drammatico epilogo stese un velo di lutto sulla squadra, spingendo la casa milanese a saltare la sfida della Sarthe del 1969.

Anche nel 1970 l’Alfa Romeo 33/3 dovette arrendersi ai risultati migliori guadagnati sul campo dalle rivali più quotate dell’epoca: la Porsche 917 e la Ferrari 512. Alcuni buoni piazzamenti, però, lasciarono aperte le porte verso prospettive migliori. A fine anno, Andrea De Adamich ed Henri Pescarolo guadagnarono il secondo posto in classifica piloti, mentre fra i costruttori Alfa Romeo giunse terza, con 10 punti, dietro Porsche e Ferrari. Queste ultime due guadagnarono, rispettivamente, 63 punti e 37 punti, fissando i loro nomi nei piani più alti del podio.

La sua stella brillò anche alla Targa Florio

Alfa Romeo 33/3
Vista anteriore dell’Alfa Romeo 33/3

Nel 1971, grazie ad alcuni interventi tecnici che ne migliorarono la resa, il prototipo del “biscione“, forte anche di una maggiore potenza rispetto agli step precedenti, seppe conseguire dei risultati di grande prestigio. Su tutti il successo di Nino Vaccarella e Toine Hezemans alla Targa Florio. Al termine della “Cursa” i tifosi del “Preside Volante” abbracciarono l’idolo di casa e l’auto milanese col calore del loro affetto. Il video odierno si riferisce proprio a quel successo e fa vivere alcuni momenti della mitica sfida siciliana.

Altro risultato degno di nota fu la vittoria conseguita da Andrea de Adamich ed Henri Pescarolo alla 1000 km di Brands Hatch. L’Alfa fu seconda in campionato, con 51 punti, contro i 72 della Porsche, leader della serie. Terzo posto per Ferrari, con 26 punti. Fu il canto del cigno per lei, poi la palla passò alla 33/12.

L’Alfa Romeo 33/3 pesava meno di 700 chilogrammi e si giovava della spinta di un motore V8 da 3 litri di cilindrata, con 425 cavalli all’attivo. Questa cifra crebbe nel tempo. Il vigore energetico si esprimeva con melodie di immenso fascino, che inebriavano i piloti e il pubblico. Emozioni indescrivibili, che profumano di bellezza. Ancora oggi sono nel cuore di chi le ha vissute, perché si sono fissate nell’apparato emotivo con la forza delle loro suggestioni. A voi il video. Buona visione!

L’Alfa Romeo 33/3 alla Targa Florio del 1971

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