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La replica in legno della Ferrari 250 GTO è guidabile | Video

Pure una riproduzione in scala, plasmata in legno e non ufficiale, di un’auto iconica come la Ferrari 250 GTO può regalare emozioni.

Replica in legno Ferrari 250 GTO
Ecco la replica in legno, non ufficiale, della Ferrari 250 GTO (Screen shot da video ND - Woodworking Art)

L’amore di un padre per un figlio può spingerlo a costruire una replica in legno di una Ferrari 250 GTO, che è in grado di muoversi su strada, guidata dal suo conducente, quasi come un mezzo omologato. Un regalo unico per il piccolo, reso possibile dalla professione del genitore: falegname. Ovvio che l’auto reale sia il sogno del padre, ma la regina delle “rosse” è un giocattolo fuori dalla portata dei comuni mortali.

Nel 2018, infatti, l’esemplare con telaio 4153GT del 1963 è stato acquistato, nel corso di una vendita privata, per la bellezza di 70 milioni di dollari. Una cifra da emiro, accessibile a poca gente nel mondo. Altri modelli della stessa specie sono passati di mano per diverse decine di milioni di euro. Del resto, stiamo parlando dell’auto più iconica del “cavallino rampante“, sbocciata in pochi esemplari.

Consapevole dell’impossibilità di acquistare un simile gioiello e desideroso di fare un cadeau speciale al figlio, il genitore protagonista dell’impresa che vi raccontiamo oggi, compiuta in Vietnam, ha allora deciso di costruirsi in casa una replica in scala della preziosa “rossa”. Per farla ha utilizzato il legno, materiale col quale ha grande dimestichezza. Il risultato, ovviamente, è molto lontano, anche nelle proporzioni, dal modello reale, ma rende l’idea.

La cosa singolare è che questa riproduzione è guidabile, anche se la spinta giunge da un piccolo propulsore elettrico, ben distante dalle fascinose alchimie meccaniche e sonore del V12 di Colombo. Ovviamente un giocattolo del genere non è omologato per l’uso stradale, anche se nel video viene immortalato in uno scenario urbano, nel corso di un’uscita. L’opera ha richiesto 70 giorni di lavoro, sintetizzati nel filmato, che troverete in coda al post. Giusto, a questo punto, spendere due parole sulla vera Ferrari 250 GTO.

La Ferrari 250 GTO…vera

Ferrari 250 GTO
Una Ferrari 250 GTO sulle strade siciliane

Questa vettura è considerata da molti come il capolavoro assoluto della casa di Maranello, la sintesi del suo spirito. Il modello si offre allo sguardo con forme sinuose, che lasciano estasiati. Ascoltarne il sound fa vibrare le corde emotive più profonde; leggere la sua storia è come tuffarsi nella leggenda. Lecito parlare di una scultura dinamica, che neanche Michelangelo avrebbe saputo interpretare meglio. Qui l’arte del “cavallino rampante” si sublima. Un capolavoro assoluto.

A fare il resto ci pensa un palmares da prima della classe. Bastano poche parole per chiarire meglio il concetto: la Ferrari 250 GTO ha guadagnato tre titoli mondiali fra il 1962 e il 1964. Credo che sia sufficiente per trasmettere la percezione della sua forza. Oltretutto, tali risultati sono giunti con un’auto le cui linee sono in grado di consegnarle la gloria anche nei concorsi di eleganza più prestigiosi e, soprattutto, nel cuore della gente, a prescindere dall’entità della passione motoristica custodita al suo interno. Come riferito in un precedente articolo, su questa creatura l’arte si lega all’ingegneria, alla passione e alla potenza, in un quadro emotivo al top.

La spinta giunge da un motore V12 di tre litri di cilindrata, capace di sviluppare la bellezza di 300 cavalli di potenza. Un’energia di riferimento per la sua epoca, frutto di purosangue allevati nella scuderia di Maranello. Questa forza vulcanica si esprime con melodie meccaniche assolutamente fantastiche, che hanno fatto la gioia anche del maestro Herbert von Karajan. Lui non ha avuto la Ferrari 250 GTO, ma amava le sonorità dei dodici cilindri di Maranello, che gustava sulle sue “rosse”. Roba che, a suo dire, nemmeno il miglior direttore d’orchestra avrebbe saputo interpretare. Il falegname che ha riprodotto in legno questa iconica vettura non potrà gustare, nemmeno in scala, quelle sonorità, ma in fondo il suo scopo era solo quello di fare un regalo al suo piccolo, partendo da un sogno personale inarrivabile. A voi le immagini. Buona visione!

Fonte | Motor1

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