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Il tachimetro dell’auto della Polizia fa da autovelox

Gli agenti delle Forze dell’ordine hanno modo di multare anche senza strumentazione specifica

tachimetro

Dimenticate il classico modo per dare la multa: un autovelox che fa la foto alle auto troppo veloci, con la sanzione che arriva a casa del proprietario della vettura. Ecco un’altra soluzione, sebbene molto più rara e più scomoda: individuare la guida pericolosa tramite tachimetro dell’auto della Polizia, ovviamente in movimento. Gli agenti, che viaggiano a 50 km/h su un tratto con limite di 50, si vedono sorpassati a tutta birra da una macchina e deducono che il conducente mette a rischio la sicurezza stradale in relazione al limite, al traffico, al meteo, alla visibilità.

Il tachimetro dell’auto di servizio (pur non essendo a tal fine omologato) può comunque fornire indicazioni obiettive sulla velocità tenuta dal veicolo oggetto di accertamento. Il tutto in base all’articolo 141 del Codice della Strada: il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza. Specialmente l’arresto tempestivo del veicolo. Entro i limiti del suo campo di visibilità e davanti a qualsiasi ostacolo prevedibile.

Sono 42 euro: quasi sempre il guidatore viene poi fermato dalla Polizia o dai Carabinieri. Ossia con contestazione all’istante, mentre più di rado la contravvenzione arriva a casa.

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Guida pericolosa: fa fede quanto dice la Polizia

C’è la verbalizzazione di due pubblici ufficiali. Che ha la particolare forza probatoria in base agli articoli 2699 e 2700 del Codice Civile. La valutazione della velocità pericolosa si presume, fino a prova contraria, eseguita sulla base di una pluriennale esperienza professionale. La parola loro contro la parola del cittadino che ha violato la normativa.

Invece, se entra in gioco l’articolo 142, allora ci vuole l’autovelox. O la pistola laser. O il più evoluto Tutor, che misura la velocità media. Di certo, col tachimetro non scatta nessuna multa che riguarda l’eccesso di velocità. Con la multa a distanza: c’è la contestazione differita, con il trasgressore non fermato, e il verbale recapitato al titolare del mezzo.

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