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Collaudo Gpl: questa sarebbe semplificazione?

Cambiano le normative, ma la burocrazia era e resterà infernale

Collaudo Gpl

Di collaudo Gpl abbiamo parlato qui. A distanza di settimane, nulla è cambiato. Ed emergono particolari di natura burocratica. Se cambi il serbatoio del gas Gpl, potrai andare in officina, che fa l’autocertificazione. Lo dice il decreto Semplificazione. Ma davvero semplifica? No. A distanza ormai di settimane, siamo nel limbo normativo.

Anzitutto, con decreto del ministero delle Infrastrutture, da emanare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione, sono individuate le tipologie di modifica delle caratteristiche costruttive e funzionali, anche con riferimento ai veicoli con adattamenti per le persone con disabilità, per le quali la visita e prova di cui al primo periodo non sono richieste.

Con il medesimo decreto sono stabilite, altresì, le modalità e le procedure per gli accertamenti e l’aggiornamento della carta di circolazione. E poi occorre individuare le officine che possano fare l’operazione.

Collaudo Gpl e non solo: le novità

  1. Sostituzione serbatoio Gpl del sistema di alimentazione bifuel o monofuel.
  2. Installazione gancio di traino sui veicoli delle categorie internazionali M1 e N1 (quindi anche auto).
  3. E installazione doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni di guida.
  4. Più l’installazione di adattamenti per la guida dei veicoli da parte di conducenti disabili.

Tali modifiche richiedono ancora l’aggiornamento della carta di circolazione, ma non sarà più una conseguenza diretta del buon esito del collaudo tecnico ad opera degli ingegneri della Motorizzazione.

L’automobilista potrà richiedere direttamente presso gli Uffici della Motorizzazione Civile o tramite Agenzia Pratiche Auto il tagliandino adesivo (simile a quello impiegato per i passaggi di proprietà) attestante la variazione delle caratteristiche funzionali e costruttive da apporre sulla carta di circolazione.

C’è un incartamento necessario per l’avvio della pratica di aggiornamento del libretto di circolazione del veicolo a seguito della modifiche sopra elencate. I documenti vanno preparati e consegnati presso gli Uffici delle Motorizzazione Civile o all’Agenzia di Pratiche Auto entro trenta giorni dall’effettuazione delle modifiche.

  • Domanda di aggiornamento della carta di circolazione redatta sul modello TT2119.
  • Attestati dei versamenti prescritti per aggiornamento della carta di circolazione senza visita e prova con emissione di tagliando autoadesivo [10,20€ sul CC postale 9001, 16€ sul CC postale 4028];
  • Copia della carta di circolazione o del documento unico del veicolo oggetto di modifica;
  • Dichiarazione, redatta ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000, e successive modificazioni, attestante che i lavori di modifica siano stati eseguiti a perfetta regola d’arte.
  • Certificato di conformità o di origine del componente o dispositivo, se prescritto dalle disposizioni di cui al punto precedente;
  • Nulla osta del costruttore del veicolo, nei casi prescritti dalle disposizioni di cui al punto 2.
  • Schede di dettaglio le schede di dettaglio di singola tipologia di modifica.

Per saperne di più, vedi qui.

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