in

Stellantis interrompe la produzione a Melfi a causa di vendite scarse

Lo stop è programmato dal 2 al 12 aprile

Stabilimento FCA Melfi

Il prossimo 15 aprile è in programma un incontro tra la dirigenza Stellantis e i sindacati italiani. L’argomento principale della discussione sarà il futuro dello stabilimento di produzione di Melfi, vero e proprio fulcro delle attività del gruppo in Italia, che può contare su oltre 7 mila dipendenti. Melfi sta attraversando un periodo molto difficile e in queste ore, a complicare la situazione, arriva la notizia di un nuovo stop alla produzione.

Le linee produttive delle Jeep Renegade e Compass oltre che della Fiat 500X si fermeranno il prossimo 2 aprile. Lo stop, che porterà in cassa integrazione tutti i dipendenti dello stabilimento continuerà fino al successivo 12 aprile, pochi giorni prima del già citato incontro tra Stellantis e sindacati. Lo stop, confermato da fonti sindacali ad Automotive News, non è legato alle difficoltà di approvvigionamento di chip.

A causare l’interruzione della produzione a Melfi, infatti, è il calo di vendite registrato dai tre modelli prodotti nello stabilimento. La crisi del mercato europeo, dovuta alla pandemia e confermata dai dati di vendita del primo bimestre, ha costretto l’azienda ad interrompere la produzione per diversi giorni. Tali stop, ricordiamo arrivano dopo settimane difficili per lo stabilimento, tra i più colpiti dalla carenza di semiconduttori che ha mettendo in ginocchio il mercato automotive mondiale.

FCA Melfi

Continua il periodo difficile per Melfi

Lo stabilimento Stellantis di Melfi, dopo una seconda parte di 2020 caratterizzata da una produzione elevata e costante, ha iniziato il 2021 con il freno a mano tirato. Inizialmente, l’azienda, con la necessità di completare i preparativi per il terzo turno di lavoro sulla linea della Compass, aveva iniziato a ricorrere agli ammortizzatori sociali per parte della forza lavoro dello stabilimento.

Successivamente, l’avvio del terzo turno, che doveva partire il 15 febbraio, è stato cancellato ed è arrivata la richiesta di sei settimane di cassa integrazione per via del problema con le forniture di chip. Il ricorso alla cassa integrazione è stato esteso alla metà di aprile e poi all’inizio di maggio confermando il momento complicato per lo stabilimento.

L’annuncio, arrivato oggi, di uno stop totale alla produzione per dieci giorni (legato al calo di vendite e non alla mancanza di chip) rappresenta un’ulteriore notizia negativa per il sito di produzione lucano. Nel giro di pochi mesi, Melfi è passato dall’essere un riferimento della produzione automotive in Italia ad uno degli stabilimenti in maggior difficoltà. Secondo alcune indiscrezioni, in futuro potrebbe esserci un taglio della produzione per la Renegade.

Le prospettive per il futuro

La scelta di interrompere la produzione tra il 2 e il 12 aprile è legata al calo di vendite dei modelli Jeep e della Fiat 500X. Tale calo è legato a sua volta alla crisi del mercato auto europeo che deve fare i conti con la pandemia. C’è poi da considerare il problema con le forniture di chip che, come confermato da Stellantis, dovrebbe durare ancora per alcuni mesi.

E’ chiaro, quindi, che il futuro prossimo dello stabilimento di Melfi rischia di essere pieno zeppo di incertezze, con un costante ricorso agli ammortizzatori sociali, nonostante i tanti investimenti previsti dal Piano Italia. Per un quadro definito in merito ai progetti futuri sarà necessario attendere l’incontro tra Stellantis ed i sindacati, fissato per il prossimo 15 aprile.

Tra un paio di settimane, grazie questo incontro, potremo scoprire tutti i progetti futuri del gruppo e quali saranno le scelte per lo stabilimento lucano. Continuate a seguirci per saperne di più.

Lascia un commento