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Divieto di transito e senso vietato: quali differenze

Guai a confondersi quando si incontrano questi due cartelli

Divieto di transito

Guardate i due segnali nella nostra foto in alto. Sono molto frequenti, specie in città. Ancor più oggi che si moltiplicano le Zone a traffico limitato, le aree dove non si entra, quelle in cui occorre pagare. Sono un divieto di transito e senso vietato (rispettivamente quello a sinistra e l’altro): ma quali le differenze? Guai a confondersi quando si incontrano questi due cartelli.

Il divieto di transito proibisce di entrare nella strada in cui è posto nei due sensi. Non entri né sul lato che hai innanzi, quello anteriore nel tuo caso, né sul lato opposto. Ma allora, dall’altro lato della strada, cosa si troverà? Un altro segnale uguale a questo.

Attenzione: vieta il transito a tutti i veicoli, non solo le auto. Ma anche biciclette, ciclomotori, quadricicli, autocarri e autovetture con motore elettrico. Niente accesso neppure per i famigerati monopattini elettrici: no alle bufale che raccontano come bici e monopattini entrino. Possono entrare solamente i pedoni. Per 24 ore su 24.

Invece, il senso vietato indica che nessuno dei veicoli può entrare dal lato in cui è posto il segnale. Compresi ciclomotori, motocicli, quadricicli, taxi e veicoli senza motore. Idem per i monopattini elettrici. Mentre dall’altro lato della strada è ammesso l’accesso: qui ci sarà il senso unico anche nelle ore notturne.

Chi non rispetta quei cartelli rischia il frontale. E quindi l’accusa di omicidio e lesioni stradali per morti o lesioni gravi. Vale la pena rammentare che qualunque utente di qualsiasi mezzo è passibile di quel reato: lo prevede il Codice Penale. Pure chi va in bici o su monopattino. Esattamente come un guidatore di qualunque mezzo viene punito per stato d’ebbrezza o per alterazione psicofisica da droga.

Purtroppo, causa inciviltà degli automobilisti, dei motociclisti, dei ciclisti e dei monopattinisti, i frontali sono un rischio quotidiano perché quei due segnali vengono non rispettati di continuo.