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Bollo auto e sanatoria nel Decreto Sostegno: quali sono quelli che potrebbero scomparire

Si profila una nuova e profonda Pace Fiscale per i contribuenti che hanno cartelle esattoriali e debiti tributari e fiscali, anche per il bollo auto

bollo

Se chiedete ai qualsiasi cittadino probabilmente il bollo auto è una delle tasse più odiate. Una tassa che prima veniva considerata di circolazione ma che a dire il vero è di proprietà. Infatti grava sui proprietari dei veicoli indipendentemente dal fatto che il veicolo venga utilizzato o meno. Fino a quando il veicolo è registrato al Pra e fino a quando il suo proprietario risulta lo stesso contribuente, il bollo va pagato comunque.
Oltre che una delle tasse più odiate, il bollo auto è una delle tasse più evase, probabilmente perché da anni non è più necessario portarlo dietro in auto per eventuali controlli delle Forze dell’ordine e probabilmente perché anche non pagandolo la circolazione in auto non viene meno.

Questo a condizione che il bollo non diventi ruolo, cioè non diventi cartella e non dia seguito a quelle azioni di esecuzione forzata che possono portare al fermo amministrativo del veicolo, in qual caso la circolazione e l’utilizzo dello stesso è vietato.
Proprio perché siamo di fronte ad una delle tasse più evase, il bollo auto sarà inevitabilmente uno dei balzelli interessati dalla nuova sanatoria che si profila nel decreto Sostegno.
Nel decreto emergenziale del governo Draghi infatti sembra ci sarà una nuova Pace Fiscale. Insieme ai provvedimenti di aiuto per l’emergenza Covid infatti, si profila una nuova sanatoria delle cartelle e dei debiti. Un modo per liberare i contribuenti da fardelli ed un modo per alleggerire il carico degli Agenti della Riscossione.

Sanatoria in decreto Sostegno, cosa contengono le bozze

Da indiscrezioni che trapelano da fonti vicine al dossier di quello che sarà il primo decreto emergenziale del nuovo esecutivo Draghi, cioè il decreto Sostegno, sulla sanatoria e sulla nuova Pace Fiscale ci sono le maggiori frizioni tra gruppi di maggioranza che hanno portato al ritardo nel decreto.
Nella bozza del decreto Sostegno c’è una specie di maxi condono fiscale che comprende anche debiti e cartelle che non riguardano direttamente l’Amministrazione Centrale ma anche gli Enti locali.
Perciò è lecito aspettarsi che anche Tari ed IMU per esempio, tasse destinate ai Comuni, vengano cancellate se rispettano determinati requisiti.
E lo stesso vale per le pendenze dei contribuenti sul bollo auto, che come si sa è destinato alla Regione di residenza.

Quali sono i bolli che potrebbero essere cancellati

Stando alle ipotesi, perché di questo si tratta visto che il decreto Sostegno non ha visto ancora i natali, la sanatoria riguarderebbe coloro i quali hanno dei debiti già pendenti nei confronto dell’Amministrazione finanziaria. Naturalmente non tutte le pendenze godranno di questo condono, perché ci saranno da rispettare determinati limiti di importo di questi debiti e soprattutto, si tratta di debiti che devono essere di una determinata tipologia entro una altrettanto determinata data.

La nuova pace fiscale dovrebbe avere come obbiettivo, la rottamazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015, a condizione che siano cartelle e debiti inferiori a 5.000 euro. E devono essere debiti affidati già all’Agente della Riscossione, perché quando si parla di emissione di atti tra il 2000 ed il 2015, ci si riferisce a debiti già divenuti ruolo, cioè passati dall’Amministrazione Finanziaria a cui il balzello sarebbe dovuto, al Concessionario alla Riscossione incaricato dall’Amministrazione stessa a incassare.
In pratica, non verrà cancellato il bollo auto non pagato nel 2015 per esempio, poiché probabilmente non è diventato ancora titolo esecutivo e non è ancora passato nella banca dati dell’Agente della Riscossione.
Dal punto di vista dell’importo il bollo auto dovrebbe rientrare in pieno visto che il limite dei 5.000 euro è difficilmente superabile da questa tassa che è sempre inferiore come importo a questa soglia.
Se il meccanismo resterà quello della precedente sanatoria, che per esempio ha cancellato le cartelle al di sotto di 1.000 euro se emesse tra il 2000 ed il 2010, ciò che farà testo sarà il singolo tributo evaso.
Infatti anche se la cartella esattoriale comprensiva di diversi bolli e diverse altre tasse evase, supererà i 5.000 euro, ciò che garantirebbe il rientro nella soglia utile alla sanatoria (cioè sotto i 5.000 euro) saranno i singoli balzelli.

Il meccanismo della nuova sanatoria

Questo sempre se la sanatoria prima di tutto diventerà realtà e sempre che il meccanismo ricalcherà quello della Pace Fiscale introdotta dal governo Conte uno.
In pratica, una cartella esattoriale che ha 5 bolli non pagati da 300 euro cadauno, più Imu e Tari o altre tasse evase, che portano il totale dovuto a superare i 5.000 euro, non dovrebbe escludere il contribuente da questo beneficio. Infatti saranno i singoli bolli e le singole tasse evase inserite in cartella ad essere condonate una per una.
Sembra che il favore della sanatoria non sarà collegato a situazioni di disagio economico dei beneficiari, perché non dovrebbe esserci alcun collegamento a Isee o redditi. Una pace fiscale aperta a tutti quindi.
Va sottolineato comunque che come anticipato, i bolli non rientranti nella sanatoria, così come tutti gli altri balzelli, resteranno sul “groppone” del contribuente ed andranno saldati.
Nel provvedimento della nuova pace fiscale però, potrebbe esserci qualcosa che aiuti anche sui debiti diversi da quelli condonati.
Infatti la pace fiscale continua ad essere una definizione che riguarda quello che a tutti gli effetti è un contenitore di misure atte ad agevolare chi ha debiti col Fisco in generale. Per questo tutti gli altri debiti che non rientreranno in quella che potrebbe essere una cancellazione automatica delle pendenze, potrebbero essere inserite in una nuova rottamazione delle cartelle.
Per questo si ipotizza che per le cartelle e i debiti emessi in un periodo diverso da quello 2000-2015, ci potrebbe essere la quarta versione della rottamazione, che permetterà a chi vuole, di mettersi in regola con azzeramento di sanzioni e interessi e pagando solo l’importo originario della tassa, dell’imposta o del tributo evaso.

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