in ,

Seconde case in auto: rebus ancora più intricato col no del ministero

Prosegue la telenovela: gli automobilisti non sanno come comportarsi

seconda casa

Seconde case in auto: rebus ancora più intricato col no del ministero. Prosegue la telenovela: gli automobilisti non sanno come comportarsi. Infatti, non si capisce bene cosa dice l’ultimo decreto. Il precedente decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) diceva no agli spostamento verso le seconde case. Né in auto né con altri mezzi. Né di proprietà né in affitto. Le faq dell’ultimo decreto non ci sono. Il ministero dell’Interno, con circolare, dice no agli spostamenti verso le seconde case, pena multa di 533 euro per ogni automobilista e passeggero. E 400 euro per chi va a piedi (per esempio in treno).

Seconde case in auto: interpretazione particolare

Ci sono numerosi siti invece che dicono: l’ultimo Dpcm dà l’ok agli spostamenti verso le seconde case purché in affitto per almeno un anno. Ma come fanno a dire questo?

  • Le faq non ci sono.
  • La circolare del ministero dice no. È stata inviata ai prefetti la circolare a firma del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi.
  • Possono i siti contraddire quanto dice una circolare ministeriale, in assenza delle faq e senza che nessuno capisca cosa dice il Dpcm?
  • Chi viene multato eventualmente per 533 euro a testa non potrà certo affermare che aveva letto tutto su alcuni siti Internet: la legge non ammette ignoranza.

L’unica certezza: i colori delle Regioni

Per ora, un’unica certezza.

  1. In base alle ordinanze del ministro della Salute dell’8 e del 16 gennaio 2021, sono attualmente ricomprese nell’area gialla: Basilicata, Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana.
  2. Nell’area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.
  3. E nell’area rossa: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.

Per il resto, si rimane in attesa. Certo che lascia perplessi come una norma così importante per gli italiani ancora non sia stata interpretata con le faq. Tralasciando il fatto che un decreto di per sé dovrebbe essere già chiaro a sufficienza per far capire a chiunque che cosa ci sia scritto. Senza interpretazioni. Difficile vincere il ricorso.

Lascia un commento