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Stellantis: opportunità e rischi per i lavoratori secondo i sindacati italiani

La fusione tra FCA e PSA modificherà il futuro dell’industria automotive italiana

Stellantis
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Il futuro dell’industria automotive italiana e di decine di migliaia di lavori degli stabilimenti di FCA e delle aziende dell’indotto dipenderà dalle scelte della nuova dirigenza di Stellantis. Il gruppo che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA, oramai approvata e in via di conclusione, potrà contare su importanti sinergie e dovrà prendere decisioni importanti legate al futuro degli stabilimenti italiani di FCA, molti dei quali, da tempo, sono in difficoltà.

In occasione dell’annuncio del raggiungimento dell’accordo di fusione, FCA e PSA hanno garantito che la nascita di Stellantis non porterà alla chiusura di stabilimenti già attivi. Il gruppo, quindi, ha intenzione di sfruttare le sinergie nate dalla fusione per creare nuovi progetti e sfruttare al massimo le infrastrutture produttive già in essere, in particolare in Europa, mercato dove FCA e PSA hanno un peso rilevante e similare (con un vantaggio netto in termini di produzione per PSA).

Il parere dei sindacati italiani

Sul tema del futuro dell’industria automotive italiana, in queste settimane, sono arrivate numerose dichiarazioni da parte dei principali protagonisti del settore. Oggi segnaliamo anche le parole del segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella, che dichiara: “La nascita di Stellantis presenta sia opportunità sia rischi per la nostra industria. Ogni fusione nasconde anche dei pericoli, se non altro per via delle naturali sinergie che col tempo si sviluppano.

Palombella ha confermato che FCA ha garantito che non ci saranno chiusure ma nel lungo termine sarà necessario fare opportune valutazioni. Continua il segretario Uilm: “abbiamo ricevuto la formale rassicurazione di Fca che la fusione non determinerà chiusure, ma di certo sul lungo termine l’Italia dovrà saper fare sistema per assicurarsi un ruolo da protagonista. Nel prossimo futuro ci aspettiamo di incontrare Stellantis per instaurare un proficuo confronto sul futuro e per conoscere l’amministratore delegato Carlos Tavares”

Michele De Palma e Francesca Re David di Fiom-Cgil sottolineano: “La nascita del gruppo Stellantis, dalla fusione tra Fca e Psa, è un cambiamento storico per l’industria automobilistica.
Questo cambiamento in Italia può rappresentare una possibilità di invertire un trend sul piano produttivo, occupazionale. C’è un potenziale enorme di capacità di ricerca e sviluppo, di progettazione, di componentistica e di assemblaggio su cui investire“.

Secondo i rappresentanti della Fiom, c’è buona parte dell’economia italiana al centro della questione. La nascita di Stellantis influenzerà in modo significativo il settore industriale del Paese: “Il futuro dell’auto è una questione strategica che non riguarda solo Fca ma la componentistica tutta, e più in generale avrà l’effetto di determinare se l’Italia continuerà ad essere un Paese industriale, oppure no. La nascita di Stellantis può rappresentare un punto di svolta”

Alcuni stabilimenti italiani sono a rischio?

Sulla questione del futuro degli stabilimenti italiani di FCA, al momento, ci sono poche informazioni ufficiali. Di certo, il “Piano Italia” presentato lo scorso anno dal gruppo non è sufficiente per colmare le capacità produttive degli stabilimenti. Nel frattempo, i livelli occupazioni sono in netto calo per via di numerosi pensionamenti e per l’assenza di nuove assunzioni.

Il caso più eloquente arriva da Cassino. Lo stabilimento, sede di produzione dei modelli Alfa Romeo e in futuro del Maserati Grecale, ha registrato una riduzione di circa 1.000 lavoratori negli ultimi 18 mesi per via dell’uscita di diversi addetti e la totale assenza di nuove assunzioni. Numeri simili riguardano anche altri stabilimenti.

Siti di produzione come Pratola Serra, dove attualmente si producono anche mascherine oltre che motori diesel, per ora non hanno alcun progetto per il proprio futuro a medio-lungo termine. La dirigenza di Stellantis, su questa questione, sarà chiamata a valutare come sfruttare le risorse in arrivo da FCA Italy. I margini di crescita della produzione in Italia sono considerevoli.

Il tessuto economico nazionale non può prescindere dall’industria automotive che rappresenta una porzione considerevole delle attività produttive nazionali. Maggiori dettagli sul futuro arriveranno nei prossimi mesi, insieme al primo piano industriale di Stellantis.

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