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Suggeritore collegato per patente: scoppia il caso

La Cassazione emette una sentenza da interpretare

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L’Asaps (Amici Polstrada) lancia l’allarme del suggeritore collegato per patente. La Cassazione avrebbe emesso una sentenza (25027/2020)  che dà un sostanziale ok a questa pratica. Una sentenza che adesso è soggetta a interpretazioni da parte dei giuristi.

Suggeritore collegato per patente: prima tesi

Per l’Asaps, la sentenza del 15 luglio 2020, depositata lo scorso 3 settembre, della V Sezione Penale sarebbe rivoluzionaria. Si cita l’applicabilità di una legge del 1925 di cui pochi sapevano l’esistenza. Quindi niente 48-479 del Codice Penale nei casi di esami con “suggeritore telecollegato”.

L’Asaps ironizza: dovranno forse adeguarsi  tanti uffici della Stradale, spesso chiamata a intervenire in questi casi presso gli uffici della Motorizzazione dove si svolgono gli esami  di teoria per la patente? L’Associazione reputa sia necessario ora  introdurre nuove sanzioni penali per questo tipo di reato.

Cosa dice la norma per chi bara agli esami

Ecco cosa succede a chi bara in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico. Per l’abilitazione all’insegnamento e all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri. Viene punito con la reclusione da tre mesi a un anno. La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l’intento sia conseguito.

Ma un cavillo salva chi bara al quiz per la patente B delle auto, che si fa al computer: si risponde a una serie di domande.

Chissà, forse sarebbe davvero opportuno a questo punto l’intervento del legislatore. Si sovrappongono norme antiquate come quella del 1925 con regole più moderne, il tutto in un contesto ultra tecnologico come l’attuale.

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