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Revisione auto, quanta confusione

Che caos dopo il decreto Semplificazioni: si vaga nel buio

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Che pericolo per la sicurezza stradale il caso causato dal decreto Semplificazioni: revisione auto, così non si capisce più chi sia in regola. Lo segnala Diego Brambilla, vicepresidente Aicc (Associazione ispettori centri controllo), di revisioniautoblog.com e fra i massimi esperti del settore.

Revisione auto, telenovela nociva

Col decreto Semplificazioni, lo stesso ambito è normato da prescrizioni differenti, emesse da organi differenti e chiaramente in contrasto l’un con l’altra. La disciplina nazionale prorogava per tutte le categorie di veicoli soggetti a revisione le scadenze fino a Luglio 2020 al 31 ottobre 2020, quella europea invece prevede uno slittamento di 7 mesi per le scadenze da febbraio ad agosto, ma solo per gli autoveicoli.

Il ministero dell’Interno, il 5 maggio 2020, fornisce tramite circolare 300/A/3977/20/115/28 le indicazioni operative per l’applicazione delle norme entro il confine. Il risultato è un quadro normativo complesso. Il decreto Semplificazione contiene in questo caso un emendamento d una norma già presente, che non ha la facoltà di abrogare la disciplina europea. È legittimo quindi prevedere un allineamento delle norme, come già avvenuto in occasione dell’attuazione della 698/2020.

Gli autoveicoli la cui revisione normalmente scadrebbe in agosto 2020 si devono presentare all’appuntamento obbligatorio entro il 31 marzo 2021 (698/2020), ma quelli del mese successivo hanno la scadenza entro la fine dell’anno corrente (decreti 76/2020). Da ottobre in poi, fino a dicembre, i termini coincidono con il 28 febbraio 2021, due mesi dopo le scadenze di settembre 2020, ma in anticipo di un mese rispetto a quelle di agosto dello stesso anno. Tutto più semplice per i motoveicoli, considerando la non applicabilità delle norme europee.

Centri di revisione in difficoltà

Le disposizioni nazionali mettono in seria difficoltà i centri di revisione in quanto le scadenze primaverili o estive sono slittate nei mesi invernali. Si prevede, di conseguenza, un rinvio ulteriore per scelta dei motociclisti, in attesa della stagione calda. Un caos senza precedenti, insomma, che danneggerà le imprese del settore, in primis, ma anche gli automobilisti sui quali si abbatterà una pioggia di multe, illecite, dice Brambilla.

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