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Corsia ciclabile a doppio senso: boomerang micidiale

Sta per sbarcare il nuovo Codice della Strada

bici

La corsia ciclabile c’è già: lo prevede il decreto Rilancio. È la bike lane, con striscia valicabile. Significa che le bici possono uscire dalla bike lane; gli altri veicoli (anche auto) possono entrare nella corsia ciclabile. Ma adesso il nuovo Codice della Strada va molto oltre: se il Parlamento dirà il sì definitivo, arriverà la corsia ciclabile a doppio senso. Un boomerang micidiale per la sicurezza stradale, con guai per gli utenti deboli della strada: ciclisti e monopattinisti.

Corsia ciclabile a doppio senso: cos’è

In futuro, la corsia ciclabile può essere impegnata anche da altri veicoli, anche quando sono presenti fermate del bus.

Può essere valicabile limitatamente alla necessità di effettuare la sosta o la fermata, se c’è una fascia di sosta veicolare.

La corsia ciclabile potrà consentire anche la circolazione contromano. La bike lane per doppio senso ciclabile è a sinistra rispetto al senso di marcia. È idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi in senso contrario a quello di marcia degli altri veicoli. Una follia, pericolosissima per l’utenza debole. Rammentiamo che si viaggia a 253 morti l’anno in bici: +16% nel 2019 sul 2018. L’Italia è stata bocciata due volte dall’Unione europea in fatto di sicurezza: siamo incapaci di dimezzare i morti su strada in 10 anni. Col nuovo Codice della Strada, rischiamo davvero di peggiorare le cose.

E in più, la strada urbana ciclabile

Come se non bastasse, col nuovo Codice, arriverà la strada urbana ciclabile: strada urbana a unica carreggiata. Ha banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi. Insomma, tutti viaggiano lì, anche le auto, ma le bici hanno la priorità. Idem i monopattini elettrici.

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