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Revoca ad Autostrade? Occhio ai 23 miliardi di penale

Lo Stato non sarà socio di Benetton: linea dura di Conte su Autostrade. Che vuole l’indennizzo da 23 miliardi. Intanto, il titolo crolla

Conte non vuole che lo Stato sia socio dei Benetton in Autostrade per l’Italia (Atlantia), dopo il crollo del Ponte di Genova di due anni fa. Una strage epocale che ha rivoluzionato il settore delle concessioni. Na occhio: in caso di revoca ad Autostrade, potrebbe esserci una penale di 23 miliardi di euro a carico dello Stato. Che, proprietario della rete, dopo aver dato in gestione gran parte delle autostrade ad Aspi, si tira indietro e rescinde il contratto.

Revoca ad Autostrade: rischio default

Ma attenzione: dopo il crollo del titolo Apsi in Borsa, arriva un’altra voce. È di 19 miliardi l’effetto default che l’eventuale revoca della concessione di autostrade potrebbe causare.

  • Sono 10 miliardi i debiti che la mancanza di risorse dovuta alla riduzione della penale prevista dal Milleproroghe avrebbe su Autostrade per l’Italia.
  • Più 9 miliardi sarebbe l’impatto a cascata su Atlantia. Si tratta di importi detenuti da investitori istituzionali e grandi istituzioni finanziarie italiane ed europee; da sommare a un prestito obbligazionario retail Aspi detenuto da 17.000 piccoli risparmiatori.

Guai anche per lo Stato dalla revoca

Chiaramente, la revoca porterebbe guai anche allo Stato:

  • contenzioso con Aspi;
  • posti di lavoro;
  • nuova concessione da dare a un nuovo gestore di cui magari si sa nulla;
  • problemi per i piccoli azionisti di Aspi col prestito obbligazionario.

Riunione di Aspi

In un momento così straordinariamente delicato per Aspi, martedì 14 luglio è in programma una riunione straordinaria del Cda di Atlantia. Secondo quanto si è appreso la società riunirà i consiglieri di amministrazione per un’esame della situazione riguardante la concessione di Autostrade per l’Italia e il confronto con il Governo.

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