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Auto elettriche e a guida autonoma: gli italiani sempre più interessati

Il 71% degli italiani intervistati apprezzano le auto elettriche ed ibride

Colonnine di ricarica elettrica

Anche se i risultati di vendita non lo dimostrano, l’interesse verso le auto elettriche ed ibride è in costante aumento sia in Italia che in altre parti del mondo. Nel nostro Bel Paese, ad esempio, molti automobilisti hanno dichiarato di apprezzare parecchio questo tipo di vetture.

Uno studio condotto da Deloitte ha rivelato che il 71% delle persone intervistate apprezza le auto green. Si tratta di un importante incremento rispetto a quanto registrato nel 2019 (58%). Tuttavia, resta il problema dell’autonomia proposta dalle batterie installate sugli attuali modelli 100% elettrici e non.

Nuro R2 auto guida autonoma
Nuro R2, auto a guida autonoma

Auto elettriche e a guida autonoma: uno studio condotto in Italia rivela degli interessanti sviluppi

Il 57% degli automobilisti intervistati, infatti, si aspetta almeno 500 km di autonomia circa prima di acquistare un veicolo a zero emissioni. Per quanto concerne la ricarica, lo studio condotto da Deloitte riporta che il 45% sarebbe disposto ad aspettare 30 minuti per una ricarica completa della batteria mentre il 15% addirittura vorrebbe un tempo massimo di 10 minuti.

Oltre a trattare i veicoli elettrici ed ibridi, l’indagine effettuata da Deloitte ha riguardato anche le auto a guida autonoma. Gli automobilisti intervistati hanno apprezzato particolarmente lo sviluppo di questa tecnologia di guida rispetto a quanto visto negli altri paesi.

Il 25% degli intervistati, però, ritiene che le auto a guida autonoma non sono sicure. Questa percentuale risulta parecchio inferiore rispetto a quella registrata negli Stati Uniti (48%), in Germania (45%) e in Giappone (47%).

Un dato che accomuna l’Italia con le altre nazioni, però, è quello legato al prezzo da pagare per poter mettersi “alla guida” di una self-driving car. Il 26% degli italiani intervistati, infatti, non è disposto a pagare un prezzo elevato per poter sfruttare questa tecnologia mentre il 33% pagherebbe massimo 400 euro.

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