Personalizzazione targhe auto: l’iniziativa che potrebbe rialimentare il dibattito

Ippolito V
Il dibattito sulla personalizzazione delle targhe auto potrebbe tornare di attualità pure in Italia, dopo la proposta in un Paese europeo
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Il Parlamento olandese ha recentemente approvato una mozione che invita il governo a indagare sulla possibilità di personalizzare le targhe delle auto. Supportano la proposta quattro partiti politici: PVV, VVD, NSB e BBB. Le parti intervenute credono che sarebbe un modo per consentire ai proprietari di vetture di esprimere la loro personalità e creatività. Inoltre, considerano il potenziale economico di un’operazione simile, capace di generare delle laute entrate nelle casse istituzionali.

Personalizzazione targhe auto: l’idea vagliata in Olanda spinge a interrogarsi

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L’idea è attualmente in fase di indagine da parte del Ministero dell’Infrastruttura e dell’Acqua. L’esecutivo avrà il compito di pronunciarsi in merito e, benché una decisione definitiva debba ancora essere assunta, ha già dichiarato di essere pronto a esaminare l’eventualità.

Qualora ricevesse il via libera, il provvedimento condurrebbe i Paesi Bassi a entrare in una lunga lista di Stati in cui ciò è possibile. Tra questi figurano gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, la Francia, la Germania e il Belgio.

Per quanto riguarda l’Italia, la personalizzazione delle targhe delle auto resta un tabù. Il Codice della Strada lo proibisce, infatti, in maniera tassativa, ammettendo giusto un’eccezione per i veicoli storici. Tuttavia, pure in tal caso la percentuale degli aventi diritto è piuttosto limitata.

Nel corso degli ultimi anni hanno tenuto banco dei dibattiti sulla situazione lungo la nostra penisola. Certi sostenitori ritengono che sia un’idea intelligente affinché i conducenti manifestino a pieno la propria attitudine verso i motori e la vita. Sul lato opposto della barricata, i detrattori temono crei confusione o favorisca l’illegalità.

Mentre scriviamo, la legislazione è parecchio stringente in materia. Non è dato sapere cosa accadrà in futuro. Ma l’iniziativa oggetto di dibattimento in Olanda potrebbe forse rialimentare il confronto.

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Entrambe le tesi portate avanti si basano su presupposti concreti e condivisibili. Da un lato, la facoltà di scegliere le targhe delle auto è una prospettiva affascinante. Vi ricordate quando eravamo bambini? Almeno una volta avrete sognato di conferire la vostra “impronta” alla macchina di papà o mamma. In aggiunta, si tratta di una potenziale fonte di entrata per il bene pubblico, da reinvestire poi in progetti importanti.

Sul versante opposto, è essenziale accertarsi della conformità delle targhe personalizzate delle auto, in linea con le normative sulla sicurezza stradale, senza sfociare in commenti offensivi o discriminatori. Inoltre, lasciare troppa libertà rischierebbe di prestare il fianco alle manovre dei “furbetti”, pronti a capitalizzare qualsiasi occasione pur di ottenere un guadagno o soddisfare un interesse.

I pro e i contro vanno entrambi pesati sulla bilancia. Laddove nei Paesi Bassi giungesse il via libera, sarebbe interessante scoprire se nella nostra penisola la situazione comincerà a sbloccarsi.

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