La Porsche 911 elettrica esiste già (ma il motore non è quello che ti aspetti)

Ippolito V
La Porsche 911 elettrica esiste già, anche se i fan del marchio rimarranno allibiti per via del motore, non della Cavallina
Porsche 911 Cabriolet 1992 Sacrilege

Sacrilege (Motors) di nome e… di fatto. L’azienda americana, specializzata nel restauro e nella conversione elettrica della Porsche, ha mostrato la sua ultima creazione. Che sarà destinata a far storcere più di qualche naso ai puristi. La fortunata (?) è una 911 Cabriolet del 1992 rivoluzionata nel motore. Sotto il cofano batte infatti il “cuore pulsante” di una Tesla Model S depotenziata ad appena 500 CV. Se siete dei fan della Cavallina probabilmente vi sarete appena messi le mani tra i capelli. In un certo senso, vi capiamo anche, trattandosi di un’operazione quantomeno curiosa. “Con tutto quel ben di Dio bisognava ‘bussare alla porta’ degli americani?”, vi starete chiedendo. Tuttavia, prima di sparare sentenze definitive, sarebbe il caso di provare a mettere un attimo da parte i pregiudizi. Per le eventuali critiche c’è sempre tempo, ma prima cerchiamo di conoscere a fondo le caratteristiche.

Porsche 911: la Cabriolet del 1992 rinasce con il mote elettrico

Porsche 911 Cabriolet 1992 Sacrilege

Veniamo alla classica domanda da un milione di dollari: perché i tecnici si sono affidati proprio al powertrain della Model S? Fidatevi, pure noi lo vorremmo tanto sapere! Nella sua presentazione i tecnici evitano di entrare nei meriti della singolare decisione. Di conseguenza, provate a tirare voi le vostre conclusioni: noi cercheremo di non influenzarvi.

Entriamo nel merito della scheda tecnica della Porsche 911 Cabriolet 992, ribattezzata Blackbird dalla divisione incaricata di occuparsene. L’affettuoso soprannome intende prestare tributo al Lockheed SR-71, iconico aereo con cui l’auto condivide la verniciatura nera. Il sistema, lo ribadiamo, è in grado di erogare 500 CV e 500 Nm di coppia motrice massima, per uno scatto da 0 a 100 km/h in nemmeno 4 secondi. Il battery pack da 62 kW permette una percorrenza di circa 320 km con una singola carica mediante il connettore CCS. Sulle tempistiche di ricarica la factory ha preferito non esprimersi.

A livello meccanico, si segnalano ammortizzatori da corsa Penske sia davanti che dietro, le sospensioni e l’impianto frenante Brembo rivisto. Il differenziale posteriore a slittamento si traduce in un grip ottimale lungo qualsiasi superficie stradale. Nell’annuncio il tuner ha sorvolato pure sul prezzo, tuttavia sarà elevato, complice la tiratura limitata di sole 250 unità, riservate agli Stati Uniti. A meno di non abitare negli USA, prendete, insomma, il sogno e rimettetelo nel cassetto. E forse è meglio così, diranno i detrattori più irriverenti. Il fatto che in lei batta il propulsore della Tesla Model S passerà alla storia come uno dei grandi misteri di Sacrilege.

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