Avatr 11 avvistata a Milano: lo sbarco in Italia è ormai prossimo?

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Il brand cinese è sorto dalla collaborazione tra Huawei, CATL e Changan Automobile
Avatr 11

Due Avatr 11 sono state avvistate lungo le strade di Milano. Un avvistamento destinato a suscitare non poco interesse, in quanto potrebbe trattarsi del preludio dello sbarco in Italia del marchio nato su impulso di Huawei, CATL e Changan Automobile. Un marchio il quale, nonostante la gioventù ha già fatto parlare non poco di sé, proprio per l’importanza dei nomi in ballo.

Se Huawei non ha bisogno di presentazione, sono infatti di grande rilievo anche gli altri partecipanti all’impresa. CATL è infatti il maggiore produttore di batterie agli ioni di litio a livello globale, mentre Changan Automobile rappresenta il quarto marchio in termini di auto vendute sul mercato cinese.

Da questa joint venture è nato appunto Avatr, che si è distinto per il lancio di un SUV il quale ha fatto molto parlare gli addetti ai lavori. Il prodotto di punta del nuovo brand, infatti, si presenta con linee in grado di richiamare una coupé, vantando nella sua versione più potente due motori in grado di erogare una potenza complessiva pari a 430 kW. Un modello di cui sembra ora prefigurarsi il prossimo lancio lungo la penisola.

Avatr 11

Avatr 11: di cosa si tratta?

Presentato ufficialmente nel corso dello Chongqing Auto Show del 2022,Avatr 11 è un SUV elettrico che si presenta con un design abbastanza simile ad alcune soluzioni di Jaguar, Volvo e Renault. Se le portiere sono dotate di maniglie a filo della carrozzeria, i finestrini sono a loro volta privi di cornice, con quello posteriore ridotto al minimo necessario.

Lunga 4880 mm, alta 1970 mm e larga 1601 mm, dotata di un passo di 2975 mm, la vettura si fa notare in particolare per i fari anteriori. Come tutte le auto all’avanguardia del Paese del Dragone vanta la dotazione di tre lidar per il monitoraggio dell’ambiente circostante e di chip capaci di ben 400 TFLOP per la guida autonoma. Il sistema di propulsione a due motori e quello operativo cui è delegata la gestione del SUV sono forniti da Huawei, rappresentando quindi un vero e proprio valore aggiunto. Come del resto la batteria fornita da CATL, disponibile in due allestimenti: la prima vanta capacità pari a 90,38 kWh e un’autonomia per circa 550 chilometri, la seconda rispettivamente 116 kWh e 730 chilometri.

L’ipotesi di un prossimo debutto in Italia è considerata molto attendibile dagli addetti ai lavori. Nel corso dell’IAA Mobility 2023, infatti, i vertici del marchio non hanno esitato a sbilanciarsi sull’ipotesi di un prossimo allargamento del raggio d’azione ai mercati esteri. Se non hanno fornito dettagli sul piano che dovrebbe condurre all’internazionalizzazione del brand, in molti hanno già iniziato a porsi domande.

In particolare quelle sul prezzo a cui potrebbe essere venduto il SUV di Avatr. Domande non proprio peregrine alla luce delle polemiche sui prezzi troppo bassi delle elettriche cinesi in Europa. Prezzi accusati di concorrenza sleale dall’Unione Europea, con conseguente annuncio relativo all’apertura di un’inchiesta, che ha naturalmente provocato la decisa reazione di Pechino.

Quale potrebbe essere il prezzo di Avatr 11?

Avatr 11 in patria viene commercializzato a 300mila yuan, il corrispondente di 38mila euro. Si tratta però di un prezzo molto aggressivo, troppo per poter essere proposto anche in Europa, soprattutto in un momento in cui il tema dei prezzi delle auto elettriche cinesi sta destando grandi polemiche. Le ipotesi avanzate da alcune parti sembrano orientate per una collocazione del SUV nella fascia riservata ai veicoli da 50mila euro.

Nel corso della kermesse bavarese, peraltro, Avatr ha presentato un altro progetto all’insegna dell’ambizione, ovvero Avatr 12, rientrante nel particolare ambito delle coupé pure. In questo caso la vettura dovrebbe essere offerta in due versioni: la prima dotata di singolo motore da 230 kW circa, la seconda munita invece di doppio propulsore e trazione integrale, in grado di erogare circa 430 kW. In entrambi i casi sarà naturalmente CATL a fornire la batteria, da 94 kWh, grazie alla quale l’autonomia dovrebbe situarsi trai 600 e i 700 chilometri. Non resta quindi che attenderne l’esordio sul mercato.

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