Audi: obiettivo rimonta BMW e Mercedes sulle elettriche

Ippolito V
Audi Q8 e-tron

Oliver Blume chiama il riscatto dell’Audi. Una volta capace di misurarsi sullo stesso piano di BMW e Mercedes anche come immatricolazioni, la Casa di Ingolstadt ha perso un po’ del suo tipico smalto. Con il passare del tempo le sue produzioni hanno smesso di avere il solito appeal. Nello specifico, il marchio non convince sul fronte delle auto elettriche. Sebbene costituiscano il presente e soprattutto il futuro della mobilità, l’attuale portafoglio prodotti dell’azienda dei Quattro Anelli lascia abbastanza a desiderare. E fa ancora più specie notare come il brand sia stato il primo del terzetto tedesco a muoversi in tale direzione. Poi, però, qualcosa si è inceppato nei meccanismi, venendo ripresa e superata da BMW e Mercedes.

Audi indietro con le elettriche

Audi Q8 e-tron

Le rivali hanno compreso la necessità di accelerare i ritmi e sono stati in grado di recuperare il gap fino a mettersi un gradino sopra. Mentre scriviamo il portafoglio elettrico dell’Audi consta esclusivamente delle Audi Q8 e-tron e l’Audi Q7 e-tron Sportback. Troppo poco, specie perché le realtà concorrenti hanno aumentato i “giri del motore”. Nel corso del prossimo anno entreranno in listino la Q6 e-tron e A6 Sportback e-tron. Il suv sarà svelato al Motor Show di Monaco, mentre la berlina in salsa sportiva prenderà il posto della A7 Sportback e, di conseguenza, sbarcherà nel secondo semestre dell’anno. Occorrerà portare pazienza prima di darle ufficialmente il benvenuto e ciò non lascia tranquillo Blume.

Audi Q8 e-tron

Inoltre, ci sono più dubbi che certezze sul conto della Landjet, destinata, almeno sulla carta, a sostituire l’A8. Diciamo sulla carta perché il proposito di lanciarla quest’anno è andato in fumo. Nel processo di gestazione ci sono stati evidentemente dei problemi. Una battuta d’arresto è dipesa pure dai difetti riscontrati nel software, ma ciò non riduce l’impazienza del top manager. A Markus Duesmann è stata affidata la responsabilità di guidare la fase di risalita e sulle bev manca tuttora un guizzo. Attardarsi ulteriormente significherà concedere terreno alle antagoniste, con la concreta possibilità di non poterle più riprendere. I prossimi mesi avranno un’importanza cruciale nei piani del brand. Il domani si stabilirà nelle prossime mosse.

Qualora l’amministratore delegato di Audi mancherà l’obiettivo, non si escludono degli scossoni nell’organigramma. A mettere ulteriore pressione sono le realtà cinesi, da Geely a BYD, sempre più pericolose nelle concessionarie. Ormai pure il Paese asiatico sa realizzare dei modelli all’altezza e il vantaggio competitivo maturato nel green lo rende un osso duro.

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