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Bollo storico: Regione Veneto approva la riduzione del 50%

Ne usufruiranno i proprietari che hanno assolto agli obblighi entro il 2 marzo

Bollo storico

Recependo le nuove direttive del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Giunta Regionale Veneto ha riconsiderato i termini di registrazione per il bollo storico. Con il provvedimento possono fruire della riduzione del 50% della tassa, non solo i proprietari con immatricolazione tra i 20 e i 29 anni che ne hanno registrato la certificazione di storicità entro la scadenza prevista il 31 gennaio 2019. Ma anche coloro che hanno assolto agli obblighi necessari per ottenerla entro il 2 marzo successivo. Lo ha approvato attraverso una delibera il vicepresidente della giunta Gianluca Forcolin.

Bollo storico: direttiva recepita in Veneto

“Il Mef con la legge di bilancio di quest’anno ha finalmente dato segni di apertura in materia, definendo una risposta al quesito insistente da parte delle Regioni che chiedevano uniformità di interpretazioni su tutto il territorio – sottolinea il Vicepresidente -. Sebbene solo della metà, ha reintrodotto la riduzione della tassa per tutti i veicoli riconosciuti di interesse storico e collezionistico.

L’agevolazione, tuttavia, è arrivata a sorpresa di tutti, introducendo nuovi requisiti mai richiesti in passato. Questo ha trovato impreparati non solo i contribuenti ma anche gli uffici della motorizzazione civile e degli altri enti interessati, costretti a far fronte alle richieste di centinaia di aventi diritto col risultato che molti non sono stati in grado di rispettare la scadenza fissata al 31 gennaio”.

Respiro fiscale

“Come Regione del Veneto, abbiamo recepito subito le indicazioni per restituire ai proprietari interessati un po’ di respiro fiscale prosegue Forcolin -. Ora, con questa delibera, ci siamo anche espressi in adeguamento alle linee guida del Mef che, in sede di prima applicazione, hanno riconosciuto la necessità di tempi maggiori per assolvere gli obblighi di registrazione della storicità nella carta di circolazione estendendo il termine di sessanta giorni oltre la prima scadenza del 31 gennaio. Questo significa che tutti coloro che risultano aver assolto, entro 60 giorni dalla novità legislativa (ovvero entro il 2 marzo), agli adempimenti per ottenere la documentazione prescritta possono ottenere la riduzione per l’anno di imposta 2019 anche se non sono stati in grado di ottenerla nei tempi della data prevista in precedenza”.

La Delibera di Giunta prevede, inoltre, che coloro che hanno già pagato per intero l’imposta riferita all’anno in corso, pur avendo ottenuto la registrazione di storicità sul libretto di circolazione del proprio veicolo prima del 2 marzo, potranno richiedere il rimborso della parte eccedente o la compensazione con un altro anno di pagamento alla Direzione Finanza e Tributi della Regione del Veneto.

Iter burocratico

L’articolo 4 del decreto MIT del 17 dicembre 2009 statuisce che il certificato di rilevanza storica e collezionistica del veicolo “attesta la data di costruzione, la marca, il modello e le caratteristiche tecniche del veicolo, con specifica indicazione di tutte quelle utili per la verifica dell’idoneità alla circolazione, la sussistenza ed elencazione delle originarie caratteristiche di fabbricazione, nonché specifica indicazione di quelle modificate o sostituite”, come dispone il citato art. 4, comma 1, del D.M. 17 dicembre 2009″. A poterlo rilasciare uno dei seguenti registri:

  • ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT e Italiano Alfa Romeo, per gli autoveicoli;
  • Storico FMI, per i motoveicoli.

I contribuenti interessati devono, pertanto, presentare la domanda di aggiornamento della carta di circolazione al competente Ufficio provinciale della Motorizzazione civile, così da ottenere l’annotazione prescritta dalla norma in esame.

 

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