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Scuderia Ferrari: oggi la ricorrenza anagrafica della nascita

Sono passati 93 anni da quando venne formalizzato l’atto costitutivo della squadra del “cavallino rampante”

Scuderia Ferrari
Foto Ferrari

Quella odierna è una data importante, perché il 16 novembre del 1929 nacque la Società Anonima Scuderia Ferrari, società sportiva con lo scopo di far correre i propri soci. A certificarne la nascita ci pensò il notaio modenese Alberto Della Fontana. Fra i tanti piloti che corsero con i suoi colori, nei primi anni di vita, ci fu anche Tazio Nuvolari, nato a Mantova il 16 novembre 1892. Una curiosa coincidenza anagrafica o forse un segno del destino, per due grandi miti italiani.

La squadra creata da Enzo Ferrari è diventata negli anni la più importante del motorsport. Inizialmente legò il suo nome all’Alfa Romeo, di cui rappresentava una specie di reparto agonistico. Poi fece correre le auto a suo marchio, dopo che il Commendatore iniziò in proprio l’avventura di costruttore.

La Scuderia Ferrari lega il suo nome soprattutto alla Formula 1, dove ha vinto 15 campionati del mondo piloti e 16 campionati del mondo costruttori. Ben 12 i titoli guadagnati nella categoria Sport Prototipo. Questi hanno contribuito ad alimentare la leggenda del “cavallino rampante”. Splendidi successi sono stati raccolti negli anni in gare leggendarie come la 24 Ore di Le Mans, la 24 Ore di Daytona, la 12 Ore di Sebring, la Targa Florio, la Mille Miglia ed altre ancora.

Le origini, però, sono connesse alle corse automobilistiche coi colori dell’Alfa Romeo, di cui la squadra di Enzo Ferrari era un’appendice racing. L’atto costitutivo, come già scritto, fu formalizzato il 16 novembre 1929. Per la sede della Società Anonima Scuderia Ferrari fu scelta la Via Trento e Trieste di Modena: un indirizzo molto noto agli appassionati.

Ben presto la squadra divenne operativa e i (buoni) risultati non tardarono ad arrivare. Nel 1939, però, il rapporto con Alfa Romeo si incrinò e giunse al capolinea, per disaccordi interni con Wilfredo Ricart, capo dell’ufficio ingegneristico della casa milanese, il cui modo di pensare (e di fare) non piaceva ad Enzo Ferrari. Fu così che quest’ultimo decise di cominciare una nuova avventura professionale, con la Auto Avio Costruzioni. Per quattro anni, infatti, non gli era permesso, dagli accordi contrattuali pregressi, di usare il suo nome in altri ambiti automobilistici.

A breve distanza dalla scadenza del vincolo, costituì la Ferrari. Era il 1947. Primo modello fu la 125 S, piccola barchetta a dodici cilindri, da 1.5 litri. Il desiderio di sconfiggere l’Alfa Romeo divenne per Enzo Ferrari una priorità assoluta, una sorta di sfida alla “madre” ingrata. Le “rosse” dimostrarono presto, a suon di risultati, il loro eccelso valore.

Nel 1948 giunse addirittura il successo alla Mille Miglia, con Clemente Biondetti, su 166 MM. Nel 1950, a stagione avanzata, la Ferrari fece il suo esordio nel neonato Campionato Mondiale Conduttori, riservato alle monoposto di Formula 1, inizialmente utilizzando bolidi spinti da propulsori sovralimentati di 1500 centimetri cubi, poi sostituiti da monoposto con motore aspirato a 12 cilindri da 4.5 litri.

Al Gran Premio d’Inghilterra di Silverstone del 14 luglio 1951, la casa modenese conseguì una bella affermazione in una gara valida per il Mondiale, con il modello 375, condotto con perizia dal bravo Jose Froilan Gonzales. Fu il primo di una lunga scia di successi nel mondo dei Gran Premi, nella cui cornice si sono scritte pagine indelebili nella storia del marchio emiliano e dello sport in generale. Nel 1952, con la 500 F2, Alberto Ascari mise a segno il trionfo nel Campionato del Mondo Piloti. Anche qui, l’inizio di una lunga serie, proseguita anche fra i Costruttori.

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