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Auto usate a prezzi convenienti se comprate all’asta, la guida

Auto usate e prezzi convenienti se comperate all’asta, la guida definitiva e tutte le cose a cui prestare attenzione

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Comprare un’auto usate espone sempre a qualche preoccupazione in più rispetto al nuovo. Vuoi perché un’auto usata può avere qualche difetto non visibile ad occhio nudo. E vuoi anche perché potrebbe essere più sfruttata di quando sembra a prima vista. Certo, è anche vero che comprando un veicolo usato il risparmio è notevole. E spesso il vero affare si fa con veicoli che finiscono per un qualsiasi motivo all’asta. Va detto però che le procedure per acquistare un veicolo messo all’asta, sono particolari. Inoltre occorre prestare una certa attenzione, ancora maggiore rispetto al classico acquisto del veicolo usato.

Tutte le pratiche per comperare un veicolo all’asta

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Sul territorio non è raro trovare concessionarie di veicoli usati che offrono autovetture sequestrate e messe all’asta. E su Internet sono tantissimi i siti che riguardano le vendite all’asta dei veicoli. Naturalmente occorre fare riferimento ai siti riconosciuti dal Ministero della Giustizia. Partecipare alle aste non è una cosa da fare a cuor leggero. Occorre prestare attenzione. La procedura deve essere approfondita, perché il come fare a partecipare a un’asta per l’acquisto di auto usate, è una domanda a cui molti non sanno dare risposta.

Prima di tutto dobbiamo fare un profondo distinguo tra le procedure da espletare immediatamente dopo l’acquisto, o meglio, dopo l’aggiudicazione, e quelle successive. Ma andiamo con ordine. Si parte con l’intestazione dell’auto. Dopo essersela aggiudicata all’asta, l’auto deve diventare di proprietà del vincitore della gara. In questo caso occorre avviare le canoniche procedure di qualsiasi acquisto di un veicolo. Registrazione al PRA compresa naturalmente. Sulle auto all’asta molto importante è il controllare eventuali fermi amministrativi del veicolo. Un’auto che finisce all’asta può nascondere dietro problemi economici del vecchio proprietario. Con confische dei beni tra cui appunto l’auto. E se si parla di problemi economici, non è raro trovarsi in auto assoggettate a fermo amministrativo. Il che le rende praticamente inutilizzabili anche dal nuovo proprietario, come spesso abbiamo detto noi di Club Alfa, in riferimento alle ganasce fiscali.

Come intestarsi una auto vinta all’asta

Ripetiamo, per diventare effettivamente proprietario dell’auto, oltre a vincere l’asta occorre cambiare intestatario al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Occorre effettuare un passaggio di proprietà come per qualsiasi altro veicolo. Ma come si effettua il passaggio di proprietà di un veicolo preso all’asta? Qualcosa di diverso inevitabilmente deve esserci. Infatti non può esserci la firma autenticata da parte del vecchio proprietario, sull’atto di vendita. Viene meno il primo tassello di ogni passaggio di proprietà. Con le auto all’asta occorre fare riferimento al verbale di aggiudicazione all’asta. Questo verbale, naturalmente in originale o in copia autenticata con marca da bollo, sostituisce l’atto di vendita. Ed è con questo documento che occorre presentarsi alla Motorizzazione o all’Agenzia di Pratiche Automobilistiche.

Un altro fattore da considerare, che poi è simile a quello del fermo amministrativo, riguarda la documentazione. Non è raro che auto poste sotto sequestro e poi vendute all’asta, siano prive di libretto di circolazione o certificato di proprietà. Ciò non vuol dire che l’auto non può essere venduta, ceduta o passata per incanto. L’acquirente e vincitore dell’asta, in questo caso alla Motorizzazione deve chiedere i duplicati dei libretti e degli altri documenti del veicolo. Occorre in questi casi presentare domanda con tanto di dichiarazione di mancanza dei documenti.

Cos’altro fare con le auto usate all’asta

La procedura iniziale è questa, che si completa con il passaggio di proprietà. Abbiamo fatto accenno prima all’auto con fermo amministrativo. Un veicolo assoggettato alle ganasce fiscali non può circolare, non può essere venduto, radiato o esportato. Questo, fino a quando il proprietario su cui è stato imposto il fermo, non salda il dovuto. Il fermo non ha scadenza. E scatta in presenza di cartelle o ingiunzioni di pagamento che un contribuente non paga. Nel caso di auto all’asta con fermo amministrativo occorre provvedere alla cancellazione del provvedimento. Il richiamo al fermo amministrativo deve essere riportato sul verbale di aggiudicazione dell’asta. Un passaggio fondamentale questo per consentire a chi si aggiudica l’asta, di prendere un veicolo perfettamente utilizzabile.

Dopo l’iscrizione al PRA, ecco che occorre provvedere ad assicurare il veicolo. Un passaggio facile questo dal momento che non c’è alcun collegamento con eventualmente, le polizze del precedente proprietario. Diverso il caso del bollo auto. Se non pagato, il bollo resta a carico del vecchio proprietario. Alla pari di qualsiasi altro acquisto di veicolo usato, il pagamento del bollo auto ricade su chi è l’intestatario del veicolo l’ultimo giorno utile al pagamento del bollo. Anche per l’asta è la stessa cosa. Ma se sul veicolo c’era l’esenzione temporanea dal pagamento del bollo, naturalmente chi acquista deve provvedere a pagarlo immediatamente, con la tassa che cambierà scadenza naturalmente.

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