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Multa a casa nulla: mancano i motivi della contestazione differita

Sentenza sulla multa a casa: è nulla se mancano i motivi della contestazione differita. Ma per fare ricorso, ci sono rischi

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Tutti conoscono la contestazione immediata: le Forze dell’ordine fermano l’automobilista e gli danno la multa in mano. Nota anche la contestazione differita: Polizia o Carabinieri vedono l’infrazione, non fermano il guidatore, prendono la targa, inviano la multa a casa. Ora, una sentenza conferma un principio: verbale a domicilio nullo se la contravvenzione non indica i motivi della contestazione differita. Lo ribadisce il Tribunale di Roma con la decisione 17614/21, come evidenzia Gianni D’Agata (Sportello dei Diritti), sulla scorta delle regole del Codice della Strada.

Multa a casa: cosa succede

In parole semplici, la multa deve dire: non abbiamo fermato il guidatore perché impegnati in altre attività. Il verbale per l’infrazione non contestato immediatamente al trasgressore senza un valido motivo è illegittimo. Un automobilista si era opposto alla decisione del Giudice di pace con la quale aveva ritenuto legittima la mancanza di contestazione immediata dell’infrazione da parte degli agenti.

I verbalizzanti avevano operato in presenza dell’autore della trasgressione. Ma la contestazione immediata costituisce la regola del procedimento sanzionatorio in materia di Codice della Strada. Mentre la mancanza della stessa rappresenta l’eccezione, la quale deve essere, però, motivata in materia specifica.

La contestazione immediata della violazione alle norme ha un rilievo essenziale per la correttezza del procedimento sanzionatorio: l’omissione costituisce una violazione di legge che rende illegittimi i successivi eventuali atti del procedimento amministrativo. Pertanto, ricorso accolto e verbale annullato.

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Sistema diabolico per ridurre i ricorsi

Se succede a un automobilista, ha due strade. Uno: pagare 43 euro di tassa allo Stato e fare ricorso al Giudice di Pace. Due: fare un ricorso gratuito al Prefetto; ma se perde paga il doppio in questa caso.

Come vedete, un sistema diabolico per ridurre i ricorsi. O paghi o, se fai gratis, rischi la legnata. Un bel vantaggio per tutte quelle amministrazioni locali che danno le multe. Un equilibrio corretto per i consumatori sarebbe questa regola: se vinco il ricorso, l’ente mi paga due volte l’importo della sanzione illegittima. Una maniera per avere un arbitro imparziale durante la partita fra cittadino e burocrazia.

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