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Cartelle esattoriali per vecchi bolli e multe: il 1° gennaio 2021 ripartono le notifiche

In arrivo le lettere dell’Agenzia delle entrate. Fine del piccolo stop dovuto alla pandemia

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Cartelle esattoriali per vecchi bolli e multe: il 1° gennaio 2021 ripartono le notifiche. Infatti, c’era stato uno stop per la pandemia: con molti italiani in difficoltà dal punto di vista economico, il Governo Conte M5S-Pd aveva deciso per la sospensione. Ma adesso si ricomincia. Restano fermi al 31 gennaio 2021 i pagamenti derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento, in scadenza dall’8 marzo al 31 dicembre 2020. E sono rinviati al 1° marzo 2021 il pagamento delle rate 2020 delle definizioni agevolate ancora in vigore, senza termine di tolleranza. Lo dice decreto Ristori 4, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 297 del 30 novembre 2020.

Cartelle esattoriali per vecchi bolli e multe: come funziona

Il caso classico è quello della Regione che non incassa il bollo auto. Si avvale dell’Agenzia delle entrare per riscuotere i crediti. Idem il Comune che non incassa la multa: il riscossore lo fa per l’ente locale.

Se il debitore non paga, possono esserci le ganasce fiscali: il fermo amministrativo dell’auto. Come atto di coercizione: o paghi, o l’auto non la guidi più, e la lasci ferma nel box.

Perché riprende l’invio delle cartelle? Semplice: Comuni e Regioni sono spessissimo sommersi dai guai economici, e così, se non arrivano i quattrini degli automobilisti, quegli enti locali rischiano la bancarotta.

Per non perdere i benefici della rottamazione cartelle

Per non perdere i benefici della “Rottamazione-ter”, come previsto dal decreto Ristori, le rate in scadenza nel 2020 dovranno essere pagate entro il 1° marzo 2021. Sentiamo l’Agenzia delle entrate:

Si è intervenuti nella disciplina della “Rottamazione-ter”, rinviando al 1° marzo 2021 il termine per il pagamento delle rate in scadenza nel 2020, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dall’articolo  del decreto Rilancio.

Sei fra i contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019? Il mancato, insufficiente o tardivo versamento di quelle in scadenza per l’anno 2020, non determina la perdita dei benefici della Definizione agevolata in un caso: se le stesse verranno integralmente corrisposte entro il 1° marzo 2021. .

Il 1° marzo è prevista anche la scadenza del versamento della prima rata del 2021 e in caso di versamenti effettuati oltre tale termine, o per importi parziali, la misura agevolativa non si perfezionerà.

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