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Fiat Chrysler: per Sergio Marchionne fusione lontana

Sergio Marchionne parlando agli investitori di Fiat Chrysler ad Amsterdam dice che l’ipotesi fusione è lontana

Fiat Chrysler
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Agli investitori ad Amsterdam in occasione della riunione generale annuale della società, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne ha detto che per il momento l’obiettivo da perseguire per il suo gruppo deve essere quello del consolidamento e della riduzione dell’indebitamento.

Fiat Chrysler ipotesi fusione lontana

Sarà questo dunque il traguardo da raggiungere prima della fine del suo mandato da amministratore delegato che si concluderà nella primavera del 2019 come più volte ribadito da lui stesso ma anche dal Presidente John Elkann. Sergio Marchionne ha confermato che al momento l’ipotesi fusione è molto lontana dall’essere realizzata, non sarebbe infatti questo il momento giusto per parlare di questa opzione.

Per il momento si deve pensare a ridurre il debito

Del resto ridurre il debito di Fiat Chrysler Automobiles è importante anche per rendere più attraente il suo gruppo in vista di una possibile fusione che comunque non avverrà con Sergio Marchionne alla guida di FCA, in base a quanto rivelato dallo stesso numero uno del gruppo italo americano.

Nessun incontro con Volkswagen per il momento è previsto

Dopo che a marzo Marchionne aveva detto che non si sarebbe sorpreso di un eventuale approccio di Volkswagen con la sua azienda dopo che PSA ha acquistato Opel, adesso il numero uno di FCA dice che per il momento nessuna discussione con i dirigenti del gruppo tedesco è prevista.

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Fiat Chrysler: Sergio Marchionne allontana per il momento qualsiasi ipotesi di fusione

Si cercano collaborazioni in stile Google

Sergio Marchionne però non nega di essere alla ricerca di accordi e collaborazioni per condividere gli investimenti in tecnologia al pari di quanto avvenuto con Google. Fiat Chrysler è stata infatti una delle prime aziende nel mondo dei motori ad annunciare una simile collaborazione e non si esclude che entro fine anno un altro annuncio di questo tipo possa essere fatto. Sempre nel corso della medesima occasione Marchionne ha ribadito che nel 2019 il suo sostituto sarà scelto tra i manager che attualmente fanno parte di FCA.

Primo trimestre del 2017 non esaltante

Infine si è parlato del primo trimestre del 2017 che non è stato esaltante per Fiat Chrysler a causa del cattivo andamento delle vendite negli Stati Uniti, dovuto principalmente alla fine della produzione della berlina Chrysler 200 e al cambio di piano di produzione che adesso prevede meno berline e più Sport utility che nel breve periodo ha prodotto un calo nelle vendite ma che a lungo andare dovrebbe risultare una mossa vincente per il gruppo italo americano del CEO Sergio Marchionne. 

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