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Ecoincentivi auto: è legge, c’è il sì del Senato

Il decreto Rilancio è stato convertito in legge dal Senato

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Ecoincentivi auto: è legge. Il decreto Rilancio è stato convertito in legge dal Senato. È previsto un nuovo pacchetto di misure per sostenere il mercato automotive, ampliato in seguito all’approvazione di alcuni emendamenti, ma tuttavia basato su un limitato capitolo di spesa: i fondi stanziati sono infatti di 50 milioni nell’ambito di un decreto da 55 miliardi. Vediamo l’Aniasa (autonoleggio) come spiegava il testo licenziato dalla Camera. I bonus partono il 1° agosto e finiscono il 31 dicembre 2020. Ovviamente, manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

1) Ecoincentivi auto: prima fascia

Per l’acquisto di vetture con emissioni tra i 0 e i 60 g/km (elettriche e ibride plug-in che già godono dell’ecobonus), è previsto un ulteriore contributo di 2.000 euro (più altri 2 mila concessi dal venditore) a fronte di rottamazione e di 1.000 euro (più altri 1.000 della concessionaria) senza rottamazione.

Di conseguenza, per gli ultimi cinque mesi del 2020, l’ecobonus e le misure del decreto Rilancio si sommano e rafforzano sensibilmente il sostegno destinato alle auto a basse emissioni. Per le vetture tra 0 e 20 g/km di CO2, l’incentivo complessivo passa da 6 a 10 mila euro con rottamazione e da 2.500 a 6.500 senza, mentre per le auto tra i 21 e i 60 g/km di CO2 il sussidio aumenta dagli attuali 2.500 euro a 6.500 in caso di rottamazione, e da 1.500 a 3.500 senza rottamazione.

2) Ecoincentivi auto: secondo punto

Possono fruire del nuovo bonus (con o senza rottamazione) anche veicoli diversi da quelli elettrici ed ibridi, con qualsiasi alimentazione di carburante, ma entro la soglia di emissioni inquinanti di 110 g/Km CO2. Che siano omologati in una classe non inferiore ad Euro 6 di ultima generazione e abbiano un prezzo inferiore a 40.000 euro. Risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice, al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

3) Usato: cosa succede

È prevista un’agevolazione fiscale sul trasferimento di proprietà dei veicoli, nel caso di acquisto di un veicolo usato di classe almeno Euro 6 con rottamazione di un veicolo usato più inquinante. C’è il pagamento del 60% degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà del veicolo acquistato per le persone fisiche che tra il 1/7/2020 e il 31/12/2020 rottamino un veicolo usato omologato nelle classi da Euro 0 a Euro 3. Acquistando un veicolo usato omologato in una classe non inferiore a Euro 6 o con emissioni di CO2 inferiori o uguali a 60 g/km. Qui c’è l’accoglimento delle proposte avanzate da Aniasa.

4) Bonus col poker

L’articolo 44-bis fissa un bonus per l’acquisto di veicoli a due, a tre ruote nonché di quadricicli elettrici o ibridi. Pari al 30% del prezzo fino a un massimo di € 3.000, estendendone l’applicazione anche in mancanza della rottamazione. Lo stesso bonus è aumentato fino al 40% del prezzo di acquisto, con un massimo di € 4.000, nelle ipotesi in cui venga rottamato un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3. Tali contributi sono riconosciuti anche a persone giuridiche, fino a un massimo di 500 veicoli acquistati nel corso dell’anno, intestati al medesimo soggetto, anche se appartenenti a società controllate.

E in futuro?

Vedremo se in futuro arriverà il miliardo di euro di cui si parla. Per ora, 50 milioni. Meglio di nulla.

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