Il tema dei trasporti sostenibili continua a riservare non poche sorprese. Se spesso il dibattito si va a focalizzare sulle mosse di Elon Musk o sulla guerra commerciale in atto, nei laboratori di ogni parte del globo proseguono i lavori di ricerca tesi a individuare alternative in grado di dare ulteriore spinta alle auto elettriche e consentire loro di superare alcune strozzature che ne stanno rallentando la diffusione.
L’ultima notizia in tal senso è quella proveniente dalla Spagna, ove è stato escogitato un innovativo dispositivo che permette agli EV di ricaricarsi sfruttando l’energia generata dai movimenti dell’aria. Una tecnologia che potrebbe in effetti rappresentare un passo in avanti decisivo per un modello di mobilità sempre più sostenibile.
Auto elettriche, l’ultima idea arriva dalla Spagna
Il nome di Pepe Guasp potrebbe presto diventare popolarissimo nell’ambiente dell’automotive, in particolare quello che ha effettuato investimenti massicci sulle auto elettriche. È stato proprio lui, infatti, a inventare un sistema in grado di trasformare in energia elettrica le correnti d’aria generate mentre il veicolo è in movimento.

In tal modo, la batteria di un EV sarebbe in grado di ricaricarsi continuamente senza dover dipendere da una fonte esterna, aumentando l’autonomia e ottimizzando i consumi energetici. Lo sfruttamento dell’energia cinetica del vento creata dal movimento del veicolo, andrebbe in buona sostanza a ridurre la dipendenza dalle stazioni di ricarica esterne. Senza contare la riduzione in termini di costi operativi e di impronta di carbonio, riciclando l’energia che normalmente viene dissipata.
La chiave dell’innovazione di Guasp è da individuare in un generatore capace di trasformare l’energia eolica prodotta dal veicolo stesso in energia utile al fine di ricaricarne le batterie. Lo stesso inventore, nel corso di un’intervista rilasciata a Mijas Comunicación, ha sottolineato che “se sfruttiamo il vento generato durante la guida, una risorsa finora sottoutilizzata, possiamo sviluppare un sistema che attinge energia dall’ambiente invece di affidarsi esclusivamente alla batteria”.
Una lunga serie di vantaggi
L’idea di Guasp, che si trova ancora nella sua fase pionieristica, va in pratica a trasformare un elemento naturale onnipresente in una fonte rinnovabile. Sfociando nell’offerta di un’alternativa complementare in grado di aumentare l’efficienza senza compromettere le altre tecnologie di ricarica.
Occorre peraltro sottolineare come la progettazione di questo sistema non si limiti alle sole automobili, ma possa essere adattata a un’ampia gamma di veicoli, dalle motociclette ai camion e agli autobus. Proprio per effetto di una facile integrazione in vari modelli di trasporto, il generatore d’aria rende possibile la ricarica continua della batteria nel corso degli spostamenti.
Siamo quindi in presenza di una soluzione pratica e accessibile in grado di ridurre la dipendenza dalle stazioni di ricarica tradizionali, garantendo al contempo praticità e risparmio. Una serie di vantaggi che potrebbero in effetti mettere le ali alla diffusione di quell’auto elettrica sinora frenata proprio dai problemi connessi alla ricarica e all’ansia da autonomia che affligge molti conducenti.
L’adozione della nuova tecnologia potrebbe abbattere i prezzi
Tra degli aspetti più interessanti della nuova tecnologia, c’è la riduzione delle dimensioni delle batterie necessarie per alimentare i veicoli. Ne consegue una forte riduzione in termini di peso, con un aumento dell’efficienza energetica e dell’autonomia.
Considerato come proprio la batteria rappresenti il componente destinato a influenzare maggiormente il costo di produzione di un veicolo elettrico, l’utilizzo del dispositivo inventato da Gasp si tramuterebbe in un abbattimento del prezzo finale di vendita.
Un vantaggio in effetti decisivo, se si pensa come proprio i prezzi ancora troppo elevati delle auto elettriche frenino la loro diffusione tra gli strati popolari. La tecnologia in questione assumerebbe un ruolo chiave in tal senso, rendendole accessibili a un pubblico molto più vasto.

Inoltre, la riduzione dell’uso delle batterie può tramutarsi in un impatto positivo a livello ambientale. La loro produzione e smaltimento, infatti, pesa in maniera considerevole da tale punto di vista, comportando uno squilibrio tra efficienza e sostenibilità. Fattori che rendono estremamente interessante il dispositivo inventato in Spagna.
I diritti sul dispositivo
Nel preciso intento di garantire la fattibilità e l’esclusività della sua invenzione, Pepe Guasp ha provveduto a registrare il suo dispositivo come Modello di Utilità presso l’Ufficio Brevetti e Marchi spagnolo. In tal modo ha ottenuto i diritti esclusivi in tutta la Spagna per il prossimo decennio.
Mentre a livello mondiale è già decaduto il diritto di priorità detenuto sino alla fine di aprile. Va rilevato come tale quadro di protezione sia concepito per offrire un periodo di tempo congruo per poter esplorare collaborazioni strategiche con aziende interessate a integrare questa tecnologia.
Lo stesso Gasp ha comunque espresso l’intenzione di concedere il libero accesso alla sua tecnologia, a chiunque sia interessato, nel caso in cui non si riesca a conseguire una partnership commerciale. Con l’idea di contribuire, in definitiva, al progresso del settore della mobilità elettrica.