L’eco del passato torna a farsi sentire nel mondo dell’automotive, e questa volta riguarda un’icona a quattro ruote, la Toyota Celica. Dopo anni di silenzio, sembrano emergere indizi concreti sul possibile ritorno di questo storico modello sportivo, che ha fatto sognare intere generazioni tra gli anni Ottanta e i primi Duemila.
A fare luce sulle indiscrezioni più recenti ci ha pensato Cooper Ericksen, vicepresidente senior per la pianificazione e la strategia di prodotto di Toyota Nord America, una figura chiave all’interno dell’organigramma del colosso giapponese. Le sue parole, rilasciate a MotorTrend, hanno alimentato ulteriormente le speranze degli appassionati che attendono da tempo una nuova Celica.

Prima di tutto, Ericksen ha voluto chiarire che i render trapelati online della nuova Celica non rappresentano fedelmente il design reale del progetto in lavorazione. L’aspetto definitivo sarà probabilmente molto diverso da quello immaginato dai designer digitali. Il manager ha spiegato che Toyota è effettivamente al lavoro su un nuovo modello, che potrebbe assumere il leggendario nome “Celica”, ma il progetto è ancora in fase di valutazione.

Concept, studi di design e muletti per testare i motori sono già in circolazione presso i località selezionate, ma la decisione finale sull’approvazione del modello non è ancora stata presa. Non è chiaro, inoltre, se il modello sarà destinato esclusivamente al mercato giapponese o avrà una distribuzione globale.
La discrepanza tra le dichiarazioni di Ericksen e quelle di un dirigente Toyota in Giappone risalenti allo scorso novembre (ben più ottimistiche) alimenta ancora più curiosità. David Christ, direttore generale della divisione Toyota per il mercato americano, ha confermato che il progetto è in fase avanzata e che il brand desidera “più modelli che offrano puro piacere di guida”.

Quale propulsore potrebbe adottare questa futura Celica? Su questo punto Ericksen ha aperto uno spiraglio interessante. Secondo lui, Akio Toyoda, il presidente dell’azienda, ha espresso l’idea che l’emozione della guida sportiva sia ancora difficilmente replicabile con i powertrain elettrici. Ecco perché non si esclude un modello ultraleggero con un sofisticato motore termico tradizionale, magari appartenente alla famiglia GR, senza necessariamente l’uso di un sistema elettrico.
Sui tempi di uscita ancora non c’è nessuna conferma, anche se l’attesa si fa sempre più elettrizzante. “Spero solo di avere presto qualche notizia certa”, ha concluso Ericksen, lasciando aperta la porta a un clamoroso ritorno della Celica.