Tesla ha inaugurato il nuovo servizio di Robotaxi a guida autonoma il 22 giugno, ma già emergono le prime criticità. Il debutto è avvenuto ad Austin, Texas, dove il servizio sarà operativo in fase sperimentale per alcuni mesi prima di espandersi. La casa automobilistica ha messo a disposizione della città 20 Model Y senza conducente, anche se a bordo è comunque presente un supervisore. L’area coperta è di circa 77 km quadrati. In questa fase iniziale, solo alcuni utenti selezionati tramite un’app possono accedere al servizio, con una tariffa fissa di 4,20 dollari, indipendentemente dalla durata o dalla destinazione del viaggio. Tuttavia, il debutto non è stato privo di intoppi.
Tesla: partito il servizio di Robotaxi, ma i primi problemi non si fanno attendere

Tra le prime testimonianze, quella di Dirty Tesla, uno dei primi utenti ad aver provato il Robotaxi, che ha raccontato di un episodio durante il viaggio. Il veicolo si è bloccato al centro di un incrocio, spingendo l’operatore a bordo a premere il pulsante di emergenza sulla portiera, ma il sistema è andato in tilt, rendendo necessario l’intervento del centro di controllo.
Secondo il racconto, l’assistenza telefonica ha impiegato circa 45 secondi per intervenire, un tempo considerato eccessivo e potenzialmente pericoloso, dato che il veicolo fermo bloccava il traffico.

L’utente ha inoltre sottolineato che il software attuale mostra ancora molti limiti nella gestione di situazioni complesse, motivo per cui è previsto il supervisore a bordo. Nonostante le criticità, il titolo Tesla in Borsa è salito di circa l’8% dall’avvio del servizio.
Nel frattempo, si attende di vedere come evolverà il software nelle prossime settimane, attraverso aggiornamenti che dovrebbero risolvere alcuni dei problemi riscontrati su strada. Intanto si parla anche della nuova Model Q, la compatta low-cost, e la nuova Model Y Performance, entrambe attese nel corso del 2025.