Lamborghini non molla i suoi fantastici motori termici: come affronterà il fatidico 2035?

Il primo prototipo full electric del marchio, è stato posticipato al 2029. Lamborghini preferisce un’evoluzione graduale piuttosto che un salto nel buio.
Lamborghini Lamborghini

Il 2024 ha consacrato Lamborghini come uno dei marchi più ambiti nel panorama automobilistico globale, con 10.687 esemplari consegnati e una crescita del 5,7% rispetto al 2023. Un risultato storico per la casa di Sant’Agata Bolognese, che dietro questo exploit commerciale cela una strategia raffinata e complessa, in equilibrio tra la difesa dell’identità meccanica tradizionale e l’adeguamento alle normative ambientali europee.

Advertisement

Urus, Huracán, Revuelto sono le protagoniste del successo. Il SUV Urus ha trainato le vendite con 5.662 unità, seguito dalla grintosa Huracán (3.609) e dalla più recente Revuelto (1.406). Si aggiungono dieci Aventador “resuscitate” dopo il tragico affondamento della Felicity Ace. Il boom di richieste ha portato le liste d’attesa fino al 2026 per la Urus e al 2027 per la Revuelto.

Lamborghini revuelto
Advertisement

Lamborghini ha ufficialmente chiuso l’epoca dei motori interamente termici, ogni vettura ora integra un sistema ibrido. Tuttavia, il DNA emotivo del marchio rimane intatto grazie alla conservazione del carattere sonoro e dinamico dei propulsori a combustione. Emblematico il debutto della Temerario, che sostituisce il V10 aspirato con un V8 biturbo da 4.0 litri abbinato a un modulo elettrico. Anche la Revuelto, pur mantenendo l’iconico V12, si piega all’ibridazione per soddisfare i vincoli sulle emissioni.

Rouven Mohr, CTO del brand, ha dichiarato che Lamborghini non ha abbandonato la combustione interna, puntando su tecnologie alternative come gli e-fuel, ancora in fase sperimentale.

La concept car Lanzador, primo prototipo full electric del marchio, è stata posticipata al 2029. Lamborghini preferisce un’evoluzione graduale piuttosto che un salto nel buio.

Lamborghini lanzador
Advertisement

La vera scommessa resta quella sui carburanti sintetici, visti come unica via per mantenere in vita il motore termico oltre il decennio (quello ancora “permissivo”) 2025–2035, soglia imposta dall’Unione Europea per la fine dei veicoli inquinanti. Nel frattempo, nessuna fretta per espandere la gamma.

Con capacità produttiva calibrata e una domanda che supera l’offerta, l’azienda punta tutto su qualità, esclusività e innovazione, restando ancora un importante simbolo dell’eccellenza automobilistica italiana.

X