Auto elettriche, due marchi guidano la corsa: le case giapponesi arrancano

Tesla e BYD dominano la corsa verso l’elettrico nel Global Automaker Rating 2024/2025, mentre le case giapponesi sono in ritardo.
tesla in norvegia tesla in norvegia

Tesla e BYD si confermano in testa alla corsa verso la mobilità a zero emissioni, mentre i costruttori giapponesi arrancano nelle ultime posizioni. Lo rivela il Global Automaker Rating 2024/2025, lo studio realizzato dal Consiglio Internazionale per il Trasporto Pulito (ICCT), che analizza il livello di impegno dei 21 principali gruppi automobilistici mondiali nel passaggio all’elettrico. La classifica considera aspetti che vanno dalle vendite di veicoli elettrici puri, all’efficienza energetica, passando per l’adozione di materiali sostenibili e lo sviluppo di tecnologie innovative.

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Tesla e BYD guidano la transizione elettrica, mentre le case automobilistiche giapponesi restano indietro

Tesla Model Y 2025

In vetta si conferma Tesla, che nonostante il calo delle consegne a livello globale, continua a primeggiare con una gamma composta al 100% da auto elettriche pure e un punteggio complessivo di 84 punti. Alle sue spalle BYD, con il 75% delle vendite rappresentato da modelli a zero emissioni e 70 punti, mentre il terzo gradino del podio è occupato dal colosso cinese Geely, che raggiunge il 42% di elettriche pure e totalizza 56 punti.

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Seguono SAIC con il 47% di elettriche pure e 53 punti, BMW e Stellantis entrambe a quota 52 punti, anche se con percentuali di veicoli elettrici più contenute. Mercedes-Benz sfiora i 51 punti, mentre Volkswagen si ferma a 46, confermando il ritardo del gruppo tedesco rispetto ai concorrenti cinesi e americani. Nella parte alta della classifica figurano anche Chang’an e Chery, entrambe cinesi, con percentuali significative di elettriche pure. Tra i grandi costruttori, General Motors, Renault, Great Wall, Ford e Tata Motors si posizionano a metà classifica, seguiti da Hyundai-Kia, che registra una quota ancora limitata di veicoli a batteria.

BYD concessionaria

In coda, la situazione è particolarmente critica per i marchi giapponesi. Toyota, pur essendo uno dei giganti globali dell’automotive, si ferma a 29 punti con appena il 2% di elettriche pure vendute. Ancora peggio fanno Honda e Mazda, rispettivamente con 28 e 12 punti, mentre Nissan si attesta sui 23 punti e il 4% di quota elettrica. Suzuki non compare nemmeno nella graduatoria, in quanto non propone veicoli elettrici nei mercati principali.

Con l’Europa che ha fissato al 2035 il termine ultimo per la vendita di auto con motori a combustione, la pressione sul settore è destinata ad aumentare. E i dati dimostrano che chi non accelera ora sulla mobilità elettrica rischia di restare indietro. I colossi nipponici, una volta sinonimo di innovazione, si trovano oggi a inseguire, con il rischio di perdere terreno proprio nella fase più cruciale di questa transizione.

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