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Guida autonoma, via libera ai test in strada in Italia

Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che dà il via ai test sulla guida autonoma

guida autonoma

Il decreto legge relativo alle Smart Road, previsto dalla Legge di Bilancio 2018, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il nuovo decreto va ad attuare il precedete decreto del ministero delle Infrastruttre e dei Trasporti, risalente al 28 febbraio scorso, dal titolo “”Modalità attuative e strumenti operativi della sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica”.

Di fatto, tra le varie cose, con questo provvedimento prende il via anche in Italia il processo di sviluppo e sperimentazione della guida autonoma. Il decreto, infatti, include le regole di base per poter avviare la sperimentazione su strada dei sistemi di guida autonoma. I test potranno ora essere autorizzati, a seguito di una relativa istruttoria, da parte del Ministero.

Potranno fare domanda di test enti pubblici e privati di ricerca, costruttori ed istituti universitari. L’attuazione del decreto sarà gestita dall’Osservatorio Smart Road che sarà istituito presso il Ministero stesso. Per ulteriori dettagli in merito alle effettive procedure per avviare test di guida autonoma sulle strade pubbliche italiane sarà, quindi, necessario attendere ancora. 

Test italiano di guida autonoma

Con questo provvedimento, l’Italia si allinea agli altri principali Paesi europei. I test sulla guida autonoma, infatti, sono già regolamentati da tempo in Germania, Francia e Regno Unito e, dall’inizio del 2018, anche in Spagna. L’Italia, come spesso accade, arriva in ritardo rispetto ad altri Paesi del continente. 

Il nuovo decreto riguarda anche altri aspetti della rete stradale italiana. In caso di interventi di manutenzione straordinaria o di nuova costruzione, infatti, è prevista l’installazione di infrastrutture digitali di nuova generazione in grado di fornire informazioni dettagliate sul meteo, sul traffico e su eventuali incidenti. L’obiettivo è integrare la rete nazionale nei sistemi di guida assistita sfruttando la connettività V2X. Il decreto chiarisce che i costi degli interventi saranno a carico del concessionario o del gestore dell’infrastruttura.