Volkswagen ID.1: l’elettrica costerà meno di una Polo

Ippolito V
Volkswagen ID.1 render

Persevererà finché non ci riuscirà, la Volkswagen. Il suo obiettivo è chiaro: lanciare una vettura a batteria da meno di 20 mila euro. Finora nessun Costruttore ha raggiunto il traguardo, tolti i produttori dei quadricicli leggeri. Ma qui ci troviamo a una differente tipologia di mezzo di trasporto, un’auto nella stretta accezione del termine. Una che richieda il possesso della patente B e sia fuori portata dei minorenni, per intenderci.

Volkswagen ID.1: l’elettrica che vuole rivoluzionare il mercato delle piccole auto

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A tal proposito, nessun player della filiera ha ancora immesso in commercio una proposta low cost. In tanti ci stanno pensando, ma, stando almeno alla tesi degli scettici, ciò verrebbe reso impossibile dalla mancanza di adeguate competenze. È un sistema di alimentazione conosciuto solo in modo superficiale dagli operatori dell’industria e occorreranno anni prima di prendervi la stessa confidenza maturata con le endotermiche.

Eppure, il Costruttore tedesco è di diverso avviso, convinta di avere le carte in tavola. Mentre la ID.2 sarà disponibile a 25 mila euro circa, sotto di lei vi sarebbero i margini di una seconda proposta, denominata, almeno a titolo provvisorio, Volkswagen ID.1. Se davvero sarà questo il suo nome finale lo scopriremo nel prosieguo, a patto che veda la luce. Il numero uno del brand, Thomas Schafer, non ha escluso la sua conferma, così come di ribattezzarla Polo.

Volkswagen ID.1 render

D’altronde, la Polo per come la conosciamo tutti noi ha i giorni contati. Gli stringenti paletti normativi fissati dalle autorità comunitarie con lo standard di emissioni Euro 7 lo rende una mission impossible. Tenuta poi presente la deadline del 2035, quando le proposte a combustione tradizionale verranno bandite, l’unico modo di tenere in vita il nome sembra il passaggio alle bev. Qualunque sia la decisione finale assunta in merito, le parti incaricate di occuparsene hanno in mente di creare un’elettrica accessibile, in vendita a meno di 20 mila euro.

La posizione occupata nella famiglia sarebbe la stessa oggi presidiata dalla e-Up!. La dotazione sarà piuttosto povera e l’autonomia sarà piuttosto contenuta, ma difficilmente ciò verrà percepito. Difatti, sarà capace di aggirarsi nel traffico urbano, dove le pretese di percorrenza sono, naturalmente, inferiori. Nella migliore delle ipotesi avrà lo stesso accumulatore da 38 kWh della ID.2 all, comunque in grado di garantire una percorrenza di 300 km.

La piattaforma dovrebbe differire da quella ID.2., messa a disposizione pure dei marchi dello stesso conglomerato, a cominciare da Cupra e Skoda. Inoltre, come raccontato dal CTO Arno Antlitz, le materie prime hanno iniziato a costare meno, ragion per cui si respira ottimismo nel quartier generale.

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