Hertz corre ai ripari, troppo ottimista sulle auto elettriche

Ippolito V
Il successo del piano di ripresa di Hertz dipenderà dal suo nuovo CEO, Gil West, ex dirigente di General Motors.
auto elettriche a noleggio Hertz

Hertz, una delle più grandi società di noleggio al mondo, era il campione dell’ottimismo, oltre che uno dei protagonisti della transizione verso le auto elettriche. Appunto, era. Oggi si trova ad affrontare una dura realtà e le conseguenze di scelte dettate da un eccessivo entusiasmo. I piani ambiziosi si sono trasformati in un incubo finanziario, costringendo l’azienda a rivedere drasticamente la sua strategia.

La scelta di puntare sui veicoli elettrici sembrava essere promettente, poi è arrivata la clamorosa discesa. Cosa è successo di preciso? Inizialmente, Hertz aveva annunciato l’acquisizione di un gran numero di veicoli elettrici, tra cui modelli Tesla, GM e Polestar. Tuttavia, questi acquisti si sono rivelati un vero e proprio boomerang, causando un’escalation di perdite finanziarie che hanno portato alle dimissioni del CEO e alla decisione di togliere di mezzo le auto elettriche.

Il piano originale di integrare gradualmente 340.000 auto elettriche nella sua flotta è fallito miseramente. Entro l’inizio del 2024, Hertz ne aveva acquisite solo circa 60.000. Nonostante un aumento del fatturato del 2% rispetto all’anno precedente, l’azienda ha registrato una significativa perdita netta di 392 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024, principalmente a causa dell’ammortamento dei veicoli elettrici. Il rientro sui maxi acquisti non è avvenuto con rapidità, specie per le scelte dei clienti. Ma non è tutto qui.

Il crollo del valore delle auto elettriche ha complicato ulteriormente la questione. La caduta in picchiata dei valori delle auto elettriche, aggravata dai ribassi di prezzo di Tesla e dai maggiori costi di riparazione, ha contribuito ai problemi finanziari di Hertz. Solo questo deprezzamento ha causato all’azienda perdite per 195 milioni di dollari nel primo trimestre dello scorso anno.

Come conseguenza di questa situazione, Hertz è costretta a vendere una parte significativa della sua flotta elettrica e a reindirizzare i fondi verso l’acquisto di auto convenzionali. L’operazione, come si intuisce, non risulterà particolarmente gratificante. Il successo del piano di ripresa di Hertz dipenderà dal suo nuovo CEO, Gil West, ex dirigente di General Motors.

Non sarà facilissimo stabilizzare le finanze reinvestendo i proventi della vendita di auto elettriche nell’acquisizione di veicoli tradizionali. Come si dice in certi casi, la frittata è fatta.

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