La sfida dell’auto a idrogeno, la Gervasoni proiettata al futuro

Ippolito V
La Gervasoni non si ferma all’industria del presente. L’azienda è tra le prime in Italia ad aver sviluppato iniettori per motori a idrogeno.
Gervasoni, l'azienda bergamasca specializzata

Gervasoni, l’azienda bergamasca specializzata nella produzione di componentistica metallica su misura, guarda al futuro con due parole d’ordine, come prova a riassumere Luca Milani, responsabile marketing: “innovazione e sostenibilità”. Tra le sfide più importanti quella dell’idrogeno, ma a che punto siamo?

L’azienda nasce nel 1961 da un piccolo garage e oggi conta 350 dipendenti, tre stabilimenti (uno in Bulgaria) e un fatturato di 43 milioni di euro. Un passaggio davvero niente male, per dirla eufemisticamente. I clienti sono i più disparati, ma in particolar modo grandi nomi dell’automobilismo. I nomi più importanti dell’automotive mondiale si appoggiano all’azienda del Val Brembilla.

Gervasoni, l'azienda bergamasca specializzata

La Gervasoni non si ferma alle produzioni utili all’industria del presente. L’azienda è infatti tra le prime in Italia ad aver sviluppato iniettori per i motori a idrogeno. I prototipi sono già stati realizzati ed entro un anno e mezzo si passerà alla produzione in serie. Insomma, dall’azienda arrivano conferme importanti in questo settore.

“L’idrogeno è la nuova frontiera”, afferma Luca Milani, “Le case automobilistiche stanno investendo in questa tecnologia e noi siamo pronti a seguirle”. L’impegno per la sostenibilità non può che essere un pilastro fondamentale per Gervasoni. Il contesto internazionale e industriale si sta spingendo sempre di più su frontiere ecologiche, sostenibili e che vadano incontro alle richieste e alle normative degli enti sovranazionali.

L’azienda ha ottenuto la certificazione Iso 14001 per l’ambiente, ha pubblicato il suo primo bilancio di sostenibilità e ha vinto il premio ‘Obiettivo sostenibilità’ al Mecspe. “Se parliamo di sviluppo aziendale, oggi non ci è più permesso non considerare la sostenibilità”, sottolinea Bono Gervasoni, fondatore e presidente dell’azienda. “Per questo abbiamo deciso di seguire un modello di business che non solo permetta il sostentamento dell’impresa, ma sia anche attento all’ambiente ed al benessere sociale”.

Gervasoni, l'azienda bergamasca specializzata

La concretezza dell’impegno di Gervasoni risiede anche in azioni davvero pratiche nella direzione di una sostenibilità sempre verificata. C’è, infatti, un “codice di condotta” per i fornitori: tutte le realtà con cui collabora l’azienda devono risultare certificate. L’azienda, inoltre, ha anche adottato un codice etico che regola il comportamento di tutti i dipendenti. Per ridurre anche l’impatto ambientale della produzione si spinge sull’utilizzo di imballi riciclabili e oli vegetali al posto dell’olio nero per i pannelli solari.

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