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Alfa Romeo 155: storia e caratteristiche dell’automobile

Per trovare in casa Alfa Romeo grandi successi automobilistici non serve andare per forza indietro nel tempo di tanti anni, ma al contrario, anche la storia recente in Alfa sa regalare davvero automobili e racconti che lasciano il segno, e fanno riemergere a chi tra gli appassionati non è proprio giovane, tanti bei ricordi passati.

E’ il caso di Alfa Romeo 155, la macchina infatti rappresenta per Alfa uno dei migliori successi degli anni ’90, ed in assoluto assieme ad altri modelli storici di quegli anni (vedi Alfa 75) ha saputo regalare anche diverse soddisfazioni in pista.

La storia di Alfa Romeo 155

Facendo un passo indietro, prima di cominciare a parlare di altri dettagli tecnici della macchina, possiamo ricordare come Alfa Romeo sia arrivata a produrre un’auto come la 155. Dopo che Alfa ha deciso di sostituire con una sua creazione la mitica Alfa 75, Alfa romeo 155 vide la luce, e fu presentata per la prima volta al famoso Salone di Ginevra nel marzo del 1992.

La sua presentazione fu seguita dalla mostra di 4 tipi di motorizzazioni tutte benzina, (vista l’epoca del poco successo del diesel) le quali erano due V4 da 1773cc da 126 CV, e 1995cc da 141 CV, entrambe a bialbero Twin Spark, e poi anche altre due V6, con una grandezza 2492 cc a trazione anteriore, e 1995 cc per la versione “Q4” a trazione integrale, capace di sviluppare una potenza di 192 CV grazie al motore derivato dalla Lancia Delta Integrale.

Successivamente poi nel 1993, la gamma delle motorizzazioni disponibili per l’Alfa 155 diventò più vasta, comprendendo di fatto un range di mercato ancora maggiore. Furono introdotti infatti anche i motori diesel, rispettivamente con le versioni 1.9 TD e 2.5 TD. L’anno seguente poi venne anche presentata la versione sport wagon della’Alfa, ma di fatto non vide mai la produzione di massa, rimanendo una concept car.

Il restilyng dell’Alfa 155

Già nel 1995 visti i primi successi ottenuti con questa vettura, Alfa Romeo decide di effettuare delle modifiche alla macchina, che si rivelano essere modifiche estetiche ma anche tecniche. Vennero modificati i paraurti, che ora sono verniciati e più bombati, e anche la calandra anteriore, la quale subisce un lieve ripasso estetico, dona più profondità al “muso”.

Anche gli interni subirono qualche variazione, e vennero modificati nei poggiatesta, ed in qualche altro dettaglio minore. Il bialbero Twin Spark inoltre, fu sostituito in alcune motorizzazioni, lasciando spazio al Pratola-Serra Twin Spark a 16 valvole il compito di prendere in eredità le tante modifiche sportive, che poi sono state eseguite su questa tipologia di motori.

I successi sportivi

A proposito di successi sportivi, l’Alfa 155 è stata tra le vetture delle ultime generazioni che più di altre hanno saputo dare soddisfazioni agli amanti del marchio. Grazie ai successi macinati durante le gare GT, Il modello di punta ha da subito segnato il passo per le vittorie della macchina, ed è stato grazie anche al motore da 2 litri turbo 400CV con dettagli e componenti presi dalla Formula 1 con dettagli meccanici derivati dalla Lancia Delta Integrale.

Grazie a queste potenzialità L’Alfa 155 nel 1992 vinse con i suoi 4 piloti (su tutti Nicola Larini) il campionato di Superturismo, occupando di fatto le prime posizioni, spazzando la concorrenza agguerrita di rivali come BMW, Mercedes ed altre vetture. Negli anni seguenti ha continuato a mietere successi con motorizzazioni diverse, e rivisitazioni elettroniche importanti, fino all’anno del passaggio di consegna ad Alfa 156, che è avvenuto nel 1997. Ad ora la vettura è una delle macchine sportive Alfa più blasonate degli ultimi decenni.

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