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Stellantis parte bene nel 2023: in Italia crescono Alfa Romeo, Fiat e Lancia

Il 2023 è iniziato bene per il gruppo automobilistico di Carlos Tavares

Fiat, Lancia e Alfa Romeo
Fiat, Lancia e Alfa Romeo

Arrivano buone notizie per il gruppo Stellantis. Il 2023 è iniziato bene per il gruppo automobilistico nato dalla fusione di PSA e Fiat Chrysler Automobiles e guidato a livello globale dal suo numero uno, l’amministratore delegato Carlos Tavares. L’azienda ha infatti registrato una crescita delle immatricolazioni del 12,3 per cento a gennaio 2023 rispetto allo stesso mese dello scorso anno grazie ad un totale di 43.342 auto consegnate ai suoi clienti in Italia. Nonostante questa crescita delle vendite la quota di mercato passa dal 35,8 del 2022 al 33,9 per cento di adesso a causa del fatto che il mercato nel suo insieme è cresciuto maggiormente.

Stellantis parte bene in Italia: ottimi risultati per Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia

Stellantis è riuscita a piazzare ben 4 auto nella top ten. Al primo posto troviamo ancora una volta Fiat Panda che grazie all’immatricolazione di 10.585 auto domina sempre di più il mercato auto del nostro paese. Alle sue spalle al secondo posto si piazza Jeep Renegade con 4.348 unità e al quarto Lancia Ypsilon. Nella top ten all’ottavo posto troviamo anche Fiat 500 che è anche l’auto elettrica più venduta nel nostro paese. Per quanto riguarda i singoli marchi di Stellantis strepitosa crescita di Alfa Romeo che vede aumentare del 155 per cento le sue immatricolazioni rispetto al mese di gennaio del 2023 grazie in particolare all’ottimo andamento sul mercato del SUV Alfa Romeo Tonale.

Stellantis

Molto bene anche Fiat, Citroen e Lancia che rispettivamente crescono del 14 per cento, del 36,1 per cento e del 9,6 per cento. Vanno bene le cose anche per Jeep che vede aumentare le sue immatricolazioni del 46,1 per cento grazie in particolare alla sua gamma di ibridi e all’ottimo andamento di Renegade. Male invece Peugeot e Opel che calano del 21 e dell’11 per cento. Per Stellantis come inizio di anno non c’è male.

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