Un tirante corroso ha fatto crollare il Ponte Morandi. Alla base della tragedia, la corrosione della parte superiore del tirante Sud (dal lato di Genova) della pila 9. Lo dicono i periti incaricati dal giudice per le indagini preliminari, nell’ambito del procedimento che riguarda 73 indagati. Almeno stando a indiscrezioni.
Un tirante corroso ha fatto crollare il Ponte Morandi: siamo all’inizio
C’è qualche condanna? No. Uno o più colpevoli? No. Siamo all’inizio. Tutto è nato nell’agosto 2018, con una disgrazia stradale di gravità inaudita: 43 morti. C’è stata una riduzione dei trefoli che costituivano l’anima dei tiranti: così, il Ponte era instabile. Questa riduzione viene definita inaccettabile. Insomma, non doveva esserci.
Passiamo ai se. Giustamente, per gli esperti se controlli e manutenzione fossero stati eseguiti correttamente nel corso degli anni, questo avrebbe evitato la tragedia. Queste azioni, a quanto pare, o non ci sono state o sono state troppo poche o fatte male.
Viadotto Polcevera crollato: diversi fattori
Restiamo alle ipotesi. Perché il Viadotto Polcevera, o Ponte di Genova, è venuto giù? Forse, per un insieme di fattori, stando ai periti.
- Carenze progettuali,
- difetti costruttivi in fase di realizzazione,
- assenza di controlli adeguati durante la costruzione (nel mirino, la direzione dei lavori e la commissione di collaudo,
- più la mancata effettuazione delle indagini necessarie per verificare le condizioni dei trefoli (eppure c’è una forte raccomandazione a farlo, nel lontano 1985).
- mancanza (o inadeguatezza) di interventi di restauro e riparazione per mettere in sicurezza il tirante difettoso.
Processo Ponte di Genova: bisogna attendere
Occorre aspettare il processo e il primo verdetto. Intanto, non esce benissimo da tutto questo neppure il Governo Conte M5S-Pd: molti esponenti di primo piano avevano promesso la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Era agosto 2018. A fine 2020, non si sa niente del futuro di Aspi (Atlantia, Benetton).
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