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Maserati: 10 giorni di stop per la produzione a Grugliasco a dicembre

Nel 2017 il sito di produzione raggiungerà i 62 giorni di cassa integrazione

Si tratta di un inizio di settimana decisamente complicato per gli stabilimenti italiani del gruppo FCA. Questa mattina, infatti, la Fiom-Cgil ha comunicato che, durante un incontro con la direzione aziendale, FCA ha confermato la chiusura dello stabilimento di Grugliasco per il 27 novembre con cassa integrazione e per il 15 dicembre, con permesso retribuito per i lavoratori. Lo stabilimento, inoltre, sarà chiuso, sempre con ricorso alla cassa integrazione ordinaria, per tutti i 1.704 lavoratori del sito dal 18 al 29 di dicembre. In totale, quindi, il sito di produzione di Grugliasco resterà fermo per 10 giorni di cui solo uno con permesso retribuito per i lavoratori. 

Nel sito piemontese vengono prodotte, lo ricordiamo, la Maserati Quattroporte e la Maserati Ghibli, le due berline del Tridente che, oramai è chiaro, non hanno le potenzialità di colmare la capacità produttiva dello stabilimento. Nonostante non venga fatto un riferimento esplicito, è altamente probabile che il ritorno della cassa integrazione a Grugliasco per altri 10 giorni sia legato, a doppio filo, alla nuova normativa del mercato cinese che vieta alle case costruttrice estere di obbligare i rivenditori ad acquistare stock di vetture. 

I sindacati hanno confermato che, dopo questa nuova decisione da parte di FCA, il totale di giornate di cassa integrazione a Grugliasco per il 2017 sale a 62 giorni. Lo scorso anno nel sito di produzione torinese si erano registrare “solo” 39 giornate di stop. Il trend di crescita appare evidente.

Ecco quanto dichiarato da Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, e Edi Lazzi, responsabile della Maserati di Grugliasco per la Fiom-Cgil torinese: “Questo non è assolutamente un buon segnale che, se sommato alla richiesta di cassa integrazione fatta anche agli Enti Centrali, a quella chiesta in Carrozzeria per il Levante e all’uso massiccio dei contratti di solidarietà nella stessa Carrozzeria, fa intravedere un futuro sempre più a tinte scure”.

I sindacati sottolineano ancora una volta la necessità di avviare la produzione di nuovi modelli per il polo del lusso torinese. Le difficoltà del brand Maserati, presente con Ghibli, Quattroporte e Levante, nel sostenere la produzione a Grugliasco e Mirafiori sono evidenti. Nel corso dei prossimi mesi FCA dovrà chiarire, si spera, i piani per il futuro degli stabilimenti annunciando l’arrivo di nuovi modelli in grado di colmare le capacità produttive dei siti. 

La speranza è che il marchio Alfa Romeo possa, finalmente, contribuire in misura determinate alla crescita della produzione. Ad oggi, infatti, a Mirafiori viene prodotta, con volumi ridottissimi, la MiTo ma in futuro Alfa Romeo dovrebbe avviare la produzione dei modelli di fascia alta come il futuro SUV di segmento E in arrivo, con tempistiche tutte da valutare, a Mirafiori. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla questione. 

 

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